Intervista a Régis de Sá Moreira, autore del romanzo Marito è moglie
Intervista a Régis de Sá Moreira autore di successo, già noto al pubblico italiano in seguito alla pubblicazione dell’amatissimo Il libraio edito dall’editore cagliaritano Aìsara.
Gentile Régis, Marito è moglie è un romanzo che sorprende il lettore, la curiosità di un gioco di specchi, ma anche l’idea di un viaggio nel corpo dell’altro, sa attrarre e predisporre ad una più attenta visione del partner. Nel riflettere sulla trama è stato guidato dunque dal desiderio di richiamare l’attenzione sui caratteri della personalità, mai fino in fondo manifesti, di chi ci sta accanto?
È un romanzo che stupisce lo stesso autore… Questo suo lato altruista, il mettersi nei panni dell’altro, me ne hanno sempre parlato e sono contento che sia parte del libro. Personalmente, la mia visione delle cose, oggi (vale a dire quattro anni dalla sua uscita) è che attraverso questo scambio l’uomo e la donna imparano ad amare loro stessi (quasi in senso stretto), ed è questo che mancava, molto più dell’amore tra di loro che sicuramente c’è sempre stato (ma che è difficile vivere senza l’amore per sé stessi). In effetti è piuttosto narcisistico, ma la ferita si trovava proprio lì, e loro la affrontano insieme, se la offrono reciprocamente, è questo che trovo bello.
Il marito, nel corpo della moglie, sembra arricchirsi di nuove peculiarità. Lo shock non può dirsi superato ma in compenso il protagonista ci appare nel corso nella narrazione sotto una nuova luce. Qual è a suo avviso il cambiamento più significativo verso il quale va incontro?
Creo che diventi più gentile con sé stesso. Stranamente il fatto di ritrovarsi nel corpo di sua moglie gli dà la possibilità di essere chi veramente è. «Visto che non sono più me stesso, posso finalmente essere me stesso» o qualcosa del genere. C’è ovviamente tutta la riscoperta del corpo femminile, ma in fondo si tratta soprattutto di questo. Libero dal suo vecchio guscio, rinasce alla vita.
La moglie, nel corpo del marito, viceversa, «non perde la bussola» oppure simula almeno inizialmente una sorprendente capacità di reinventarsi?
No, quasi il contrario. Penso che la donna del libro sia soprattutto abituata a lasciarsi guidare dal suo cervello e quindi meno sconvolta dallo scambio di corpo, riesce quasi a negarlo, come se tutto potesse continuare come prima. Ma è anche grazie al suo atteggiamento che la vita continua diversamente e non restano a casa in attesa che cambi qualcosa.
Dalle attività, ai modi, al cibo, entrambi sono molto diversi. Le riflessioni del marito nei panni della moglie – seduto, per esempio, nel metrò – sono difatti magistralmente ironiche. Lei crede, tuttavia, che, nel nostro piccolo, bisognerebbe talora cambiare prospettiva e predisporsi ad un nuovo sguardo sul mondo?
Sì, ma come dice in modo molto debole ed è molto difficile farlo se non si è obbligati. Era una delle cose che amavo di più in questa storia, che la vita li obblighi a cambiare prospettiva, senza lasciargli scelta. Nella vita reale è difficile, ci si prova per cinque minuti e poi si lascia perdere. E il miglior mezzo rimane leggere libri. Alcuni libri ci permettono di averlo, quello sguardo nuovo.
Un finale straordinario. Cosa l’ha motivata a ‘reinventare’ questa coppia?
Io e la mia ex moglie eravamo sposati da sei mesi quando iniziai a scrivere questo libro… Non riuscivamo ad uscirne, credo che cercassi una via d’uscita. Oggi siamo divorziati, la vita non è un libro… Eppure il mio nuovo libro si intitola La vie*!
* La vie (La vita, in italiano) ultimo romanzo di Régis de Sá Moreira è stato pubblicato nell’agosto 2012 dalla casa editrice francese Le Diable Vauvert.
Scheda del libro
Titolo: Marito è moglie
Autore: Régis de Sá Moreira
Editore: Aìsara
Traduzione: Paola Cadeddu
Anno di edizione: 2012
ISBN: 978-88-6104-099-1
Prezzo online: € 11,90
Pagine: 160