Sotto protezione di Chris Ewan: c’è del marcio sull’Isola di Man
Man, un’isola spazzata dal vento nel Mare d’Irlanda, tra Inghilterra e Ulster. Lunga cinquanta chilometri, larga ventidue. Ottantamila abitanti. Una Dipendenza della Corona Britannica, autonoma amministrativamente. Un mini dominion, non appartiene né alla Gran Bretagna né all’Unione Europea, ma di certo è il paradiso dei centauri. Vi si svolge il mitico Tourist Trophy, la gara motociclistica a cronometro più famosa al mondo e vi è ambientato il thriller di Chris Ewan – mannese per nascita e residenza – Sotto protezione, pubblicato da TimeCrime, 442 pagine, prezzo online € 7,56€ ( 8,90 -15%). Robert Hale non ricorda molto dell’incidente di moto e nemmeno del dopo. Pare che si sia più volte risvegliato in ospedale, per riperdere in breve conoscenza. Sostiene che con lui, sulla Yamaha R1 da strada, c’era Lena, ma tutti negano che ci sia mai stata una ragazza. Sono sicuri che era solo. Però, Rob rammenta un furgone bianco. Mette a fuoco un paramedico, in tuta verde, che gli si è avvicinato e gli ha detto di attendere, perché la giovane bionda aveva ferite peggiori. Poi è arrivata la seconda ambulanza. Secondo i soccorritori, quella è l’unica automedica intervenuta e per caricare un solo ferito. Lui. Il dott. Stanley diagnostica una contusione del lobo frontale. In quelle condizioni si stravede e si straparla. Ci si può aspettare di tutto. Una volta dimesso, Robert torna a casa e nel garage trova il padre, con una donna inglese, una bella trentenne, molto decisa. Rebecca Lewis lavora per la società Wilton Associates, un’agenzia di investigazioni private. Infatti, i signori, Hale l’hanno incaricata di indagare sulla morte della sorella Laura. Per lui è un chiaro suicidio, si è gettata con l’auto già nella scogliera, una morte pianificata. Ma i genitori non hanno accettato questa verità. La ruota anteriore squarciata, la moto impennata da dietro. Ha trovato un ostacolo davanti, evidentemente. La polizia manda due graduati ad interrogare Rob, un uomo e una donna. Sono accorti, abbottonati. Sta di fatto che sono agenti esperti, non due qualsiasi inviati a raccogliere i dati di un banale sinistro. Qualcuno vuole che qualcosa rimanga nascosto? Non sarebbe la prima volta, a Man. La gente dice che sull’isola ci sono case sicure, dove vengono nascoste persone che si vuole custodire. Parte prima: nessuno crede a Robert. Parte seconda, la ragazza c’è, eccome. È ostaggio in un peschereccio, salpato dal porticciolo di Peel sulla costa occidentale, dov’è successo l’incidente. Provocato. Prima di salire a bordo della moto era con due che sembravano i cattivi dei film di Bruce Willis, quelli che muoiono subito. Uno, infatti, ci mette poco a spirare. Parte terza, Menser, uno dei rapitori della ventitreenne Lena (figlia di Erik Zegger, colosso mondiale degli idrocarburi), uccide il complice e si apprende, nell’ordine, di fanatici ambientalisti che ricattano il signor SuperZ Oil e di una cellula deviata che minaccia lo stesso capo degli ecoattivisti, a sua volta amante dell’angelo biondo Zegger junior. In più, ci sono in giro agenti dello spionaggio britannico dediti a doppi e tripli giochi e la stessa Rebecca era nei servizi, in compagnia di Laura, alias Melanie Fleming. Infatti si conoscevano. Per forza, erano colleghe! Ma è solo l’inizio. Serve altro? Recensioni per genere » Giallo