Giallo senza titolo
Autore: Andrea Maggi, Luca Dani
Casa Editrice: Ali di carta
Anno pubblicazione: 2007
Genere: Giallo
Prefazione di Patrizio Bianchi, Postfazioni di Giorgio Fabbri e Stefano Caracciolo
Andrea Maggi, giornalista e Luca Dani, avvocato nella stessa città , si cimentano per la prima volta in una scrittura a quattro mani, e il risultato è un’insolita e originale narrazione, un po’ gialla e un po’ spy-story con qualche tocco, qua e là , di garbato erotismo e piena di mistero e con più di un enigma (Stefano Caracciolo, psichiatra e docente universitario, nella postfazione), è una bella prova di narrazione classica in cui dentro c’è tutto: il mistero, le belle donne, le spie, gli spiati, citando il commento del Rettore dell’Università di Ferrara, Patrizio Bianchi, che firma la prefazione.
Una delle caratteristiche che contraddistingue “Giallo senza titolo” infatti è sicuramente la quantità di misteri incessantemente inanellati uno dietro (e dentro) l’altro. A partire dall’identità e psicologia dei due personaggi, elementi che scopriremo essere per nulla secondari, per arrivare al primo, vero mistero a scolpirsi nella mente del lettore. Mistero che è anche un delitto (suicidio o assassinio?, nemmeno questo è certo) e che vede vittima la prima delle donne che popolano questo giallo, trovata morta nel suo appartamento. Intorno alla morte di questa donna, bella e in carriera, è costruita la prima delle ossessioni del lettore, così come quella di uno dei due protagonisti del giallo, Pietro, il poliziotto di provincia, single e dedito al lavoro.
Una morte che pesa ma che, come di nuovo argutamente nota Caracciolo, a tratti si perde nel vortice dei misteri ed enigmi che animano questo giallo, perchè è l’enigma il riferimento a cui si rifanno più volte gli autori.
Come può il lettore-ispettore gareggiare con gli autori nella soluzione di tanti misteri? Nota bene Bianchi: l’esagerata quantità di indizi, di sensazioni, di sospetti, che moltiplicano le possibilità e nel contempo non danno mai una lettura unitaria†il vero nemico da vincere: la sfida diventa quella a crearsi un varco nella nebbia. Quella dei tanti indizi, ma anche quella della città di provincia (come città di provincia è quella dove nasce questo libro), dove c’è tutta la gente si conosce, si frequenta, gente per bene, ben cresciuta, che invece salta fuori che ha altri giri, altri traffici, altri legami.
E sono di nuovo le parole del terzo prefatore dell’opera, il musicista Giorgio Fabbri, a svelare la natura di “Giallo senza titolo”, opera che il direttore del Conservatorio di Ferrara paragona a una musica di Mozart: c’è tutto ciò che arriva alle orecchie è semplice, gradevole, fluente ed armonico, ma è contemporaneamente formalmente inspiegabile, architettonicamente complesso, strutturalmente misterioso.
E finalmente veniamo ai protagonisti, Pietro e Vittorio, con le loro piccole passioni-ossessioni, i toscani, il rum, la musica, la cucina. Le loro conversazioni danno respiro alla trama e aprono finestre sugli autori, le cui abitudini amicali affiorano, in un meccanismo fatto di piccole rivalità e di grandi passioni condivise, di solidarietà , di empatia e di aiuto.
E forse, l’unico mistero che non c’è in questo giallo, è come nasce questo libro, perchè in ogni pagina si avverte quel sodalizio tra i due autori “che non è tinto nè di giallo nè di noir ma ha il colore azzurro della serenità , con bagliori arancio di felicità”.
Gli autori
Andrea Maggi, giornalista, è responsabile dell’Ufficio Comunicazione ed Eventi dell’Università di Ferrara e docente a contratto di Tecniche delle Pubbliche Relazioni nello stesso Ateneo. Ha al suo attivo pubblicazioni in ambito storico. Appassionato golfista, è delegato della Federazione Italiana Golf.
Luca Dani, avvocato civilista, è autore del volume “La nuova disciplina del commercio” edito per la Cedam nel 2001. E’ stato membro della Giunta dell’Associazione Commercianti di Ferrara e Presidente del Collegio giudicante del CONI per la Federazione Italiana Canoa.