Ti racconto di lei di Alessio Follieri
Nasce dalla penna di Alessio Follieri, studioso di scienze e filosofia. Questo è il suo primo romanzo, edito da Lampi di Stampa.
Fabio e Paolo sono due fratelli che non si parlano da anni. Fabio, per proteggere il fratello più piccolo, ha trascorso diversi anni in prigione. Paolo non si è mai fatto vivo, non ha mai chiesto scusa, non ha mai detto grazie e così non si sono più visti. Anni dopo, Paolo si ammala gravemente e finalmente Fabio decide di fargli visita, per dirgli addio. In realtà più che dirgli addio ha una storia da raccontargli, deve parlargli di lei, di lei che forse potrà cambiare il corso degli eventi. E così Fabio parte per raggiungere il fratello e in treno ripercorre la sua vita: gli anni in prigione; il dolore per la perdita della madre; la difficoltà nel trovare lavoro e successivamente le cose che si aggiustano fino a prendere la giusta piega e poi finalmente Lei. Stella.
La sua storia, la storia di quelli che l’hanno conosciuta e che grazie a lei hanno ricominciato a vivere. Sì perché Stella è una ragazza speciale, una donna che ha il dono di far guarire la gente, di cancellare il dolore, il male, la sofferenza solo con il tocco delle sue mani.
Alessio Follieri racconta una donna straordinaria
Follieri riesce ad interessare il lettore, a coinvolgerlo facendolo entrare in diverse storie, in quella del protagonista narrante, in quella di Stella, della nonna di Stella, delle persone che si sono rivolte a lei, in quelle che ci hanno creduto e anche in quelle di chi non ci ha creduto affatto. Riesce a coinvolgerlo soprattutto perché il suo è un racconto di speranza: speranza di un destino migliore di quello che tutti sono convinti che ci aspetti, speranza che anche le cose segnate, sicure, in fin dei conti, possono anche cambiare. Speranza in qualcuno in grado di aiutarci a portare il fardello, a sconfiggere il nostro male.
Nonostante la particolarità dei fenomeni descritti l’autore non affronta il tema religioso. Si comprende che il potere della guaritrice appartenga ad una sfera diversa dalla nostra, legata a qualcosa di più grande, ma nulla di più. Per lasciare spazio di riflessione al lettore, perché certe cose esistono, non si possono spiegare e ognuno può interpretarle secondo la propria sensibilità.
Permane l’idea di non dare troppo peso agli altri. Anche quando ci fanno del bene. Purtroppo non ci chiediamo mai, infatti, se quel bene per noi abbia comportato dolore e sofferenza per qualcun altro. Non credo in poteri occulti e miracolosi, credo però nell’amore che la gente riesce a dare e questa storia parla proprio di questo. Di amore.
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