Alessio Follieri racconta la storia di Stella
Approfondimenti sull’opera Ti racconto di lei (Lampi di Stampa Editore) e anticipazioni su un nuovo libro: Alessio Follieri ha una grande passione per la scrittura e oggi ci parla di sé 😉
INTERVISTA AD ALESSIO FOLLIERI
La protagonista del romanzo è riconducibile ad un personaggio noto?
Preciso subito con un affermazione doverosa, la protagonista del libro Stella non riconduce a nessun personaggio noto o conosciuto dalle cronache. Voglio precisarlo perché spesso anche i giornalisti tendono a ricondurre l’associazione della protagonista a personaggi già noti. Gioco della narrazione è infatti una doppia costruzione narrativa, da una parte il libro è un romanzo e come tale c’è un “gioco” di costruzione dei personaggi che appunto non sono reali, sebbene è basato su fatti realmente accaduti, ad esempio il personaggio narratore della storia Fabio è inventato in toto e contiene solo frammenti autobiografici. Molti personaggi sono invece l’incrocio o meglio la somma di particolari aspetti di personaggi realmente esistenti, ad eccezione della protagonista che include in se il mistero dell’intera vicenda narrata.
Follieri è un uomo scientifico: ha provato a dare risposte tecniche ai fenomeni che descrive?
Naturalmente, Ti racconto di lei è un salto di genere, mi sono sempre occupato di saggistica e questo è il mio primo romanzo dopo anni che volevo farne uno e dedicarmi di più alla narrativa. La mia precedente esperienza di scrittura nella saggistica, nasce però da una ricerca profonda che ho avuto occasione di divulgare in conferenze pubbliche e su vari articoli specialistici di settore. Sono un filosofo della scienza e di argomenti scientifici né so sicuramente qualcosa. Ho sviluppato in passato teorie e tesi a riguardo, è chiaro che di fronte ad un sovrannaturale non vi sono risposte complete ed esaurienti, ma è altrettanto utile cominciare a guardare a questi aspetti con occhi un po’ diversi. Forse è questo l’argomento che anche in senso scientifico ho sempre dibattuto, ossia cominciare a percepire il mondo, la natura, gli eventi anche su prospettive diverse da quelle comuni. Non viviamo in una natura universale statica e meccanica, anche se tutti crediamo che sia così. Con Ti racconto di lei ho tentato di offrire una trama il cui intreccio può dare un significato alla lettura in senso di “pura narrativa” ma al tempo stesso all’interno della storia ci sono un infinità di aspetti sui quali ogni lettore può soffermarsi a riflettere. È un romanzo che alla fine richiede una lettura partecipativa, perché è il lettore stesso che può cogliere molti significati all’interno della storia.
Il suo prossimo romanzo, avrà una connotazione “sovrannaturale” come questo?
Ho quasi ultimato un nuovo libro che ho portato avanti un po’ a singhiozzi in questi anni, ma si tratta di un lavoro di fantascienza, futuristico tecnologico, quindi tutt’altro genere, prima di procedere con un altro lavoro che ho in mente di scrivere. Tuttavia una piccola annotazione di sovrannaturale è forse la caratteristica che potrebbe contraddistinguermi in ogni caso, perché tendo sempre e comunque a inserirla nelle mie storie, in modo più o meno accentuato.
L’immagine della copertina non riflette la descrizione della protagonista, quale sensazione voleva far nascere nel lettore con quel primo piano? L’ha voluta lei o è stata un’operazione di marketing?
La copertina è stata una vicenda particolare. Io avevo in mente comunque una foto di una bambina, poi sono nate tantissime idee a riguardo assieme all’editore, ma nessuna di queste convinceva me e viceversa lui. Sembravamo non uscir fuori dal dilemma con idee molto diverse tra noi, fin quando mia moglie (l’attrice Valentina Paterna ndr) ha avuto un eureka trovando questa bellissima foto di un fotografo molto bravo (Gianluca Festa). Una piccola logica di marketing c’è sempre, ma il volto della bambina, il tipo di fotografia ci ha colpito, in quella smorfia così particolare e lo sguardo speciale. La descrizione non corrisponde esattamente con la protagonista, ma corrisponde l’essenza della personalità espressa nella bambina della fotografia. Abbiamo quindi deciso di mettere ai voti le diverse proposte di copertina nei social network, twitter e facebook, per vedere di impatto quale avrebbe attratto di più la gente e su più di mille voti raccolti quasi l’80% sono stati per quelli della foto che è stata poi scelta.
Leggi qui la recensione di Ti racconto di lei.