Il libraio di Régis de Sá Moreira
Il libraio abbandonò per un attimo il libro e rimase impietrito. Fece come per andare verso le scale, poi sospirò e rimase seduto. Li aveva sentiti ancor prima di vederli, senza distinguere bene quello che si dicevano, si intra-dicevano, si auto-dicevano.
«Coppiettolì coppiettolì coppiettolà, coppiettolì coppiettolì coppiettolò»
Nessun pudupudupudù della porta d’ingresso è mai molesto. Sia di giorno che di notte, tutti i giorni dell’anno, senza interruzioni affatto, per i tutti i nuovi lettori o appassionati, la libreria del librario è puntualmente aperta. Sebbene sia sempre difficilissimo sistemare il banco e restare in attesa di una coppietta… Parlano un linguaggio, difatti, che per il libraio è soltanto un pochino comprensibile e per di più sono alla ricerca di libri – libri sempre per le coppiette – che non sono presenti nella libreria del libraio. Proprio no, perché il libraio sceglie con cura i libri della sua libreria e quei libri, per l’appunto, non lo appassionano per nulla. I suoi clienti preferiti, invece, non sanno cosa stanno cercando, magari non hanno mai letto neppure un libro, eppure è un piacere guidarli tra gli scaffali: «La loro timidezza», leggiamo, «si trasformava in esigenza, pur conservando quell’innocenza che il libraio apprezzava tanto e che sfidava spesso il suo orgoglio di libraio. Anche per questo erano i suoi preferiti»…
Romanzo che ci conduce là dove la reale passione per i libri è divisa dalle atmosfere di una favola soltanto da una linea sottile – desidereremmo tanto conoscere un libraio così fuori dal comune –, Il libraio racconta con limpidezza il rapporto d’amore con i libri e il suggestivo ambiente di una libreria, diversa dalle altre. Uomini, letture, sogni si compongo nelle pagine di Régis de Sá Moreira in una storia originale che, con parole delicate, raggiunge il grande pubblico dei lettori e, al di là delle differenze in esso presenti, ne ritrae vividamente la passione che lo anima.
Il nostro libraio ha un motto “un cliente, una tisana”. Un uomo simpatico, si noterà, affascinante eppure talora sfuggente. Capita che gli “interrogativi”, ospiti indesiderati della sua libreria, gli facciano visita, lo assalgano e allora la tristezza si fa strada. La malinconia, d’altronde, e il suo “amor perduto” – il pensiero delle tre donne amate – possono buttarlo giù, ma ci ha fatto l’abitudine e poi la felicità, tuttavia, lo raggiunge.
Così leggiamo: «Non appena apriva un libro, si sentiva felice. O, per lo meno, si sentiva bene. Era quasi una gioia infantile. Ma anche una debolezza. Aveva l’impressione che qualcuno si occupasse di lui, che qualcuno si prendesse cura di lui. Per dirla tutta, quando il libraio leggeva un libro aveva l’impressione di essere amato». Una intensa trama di descrizioni ed emozioni, che oltre il loro valore narrativo, rinviano il lettore alla sensibilità di questo interessante scrittore, che sceglie la strada del surreale e ci regala una storia – dirà bene Michela Murgia – “eterna”.
Letto il libro, numerosi – vedremo – pudupudupudù più tardi (espressione adorabile, il suono del “pudupudupudù”, che scandisce le ore di ogni dì del libraio), infine non possiamo che soffermarci ad osservare ammirati l’illustrazione di Bruno Budrovic in copertina e, lieti di quest’ultima felice scoperta letteraria, lasciarci cullare ancora un po’ dalle note musicali canticchiate dal più curioso e favoloso dei librai:
[…] il libraio decise di svegliare i libri con la musica.
Si avvicinò ad un vecchio giradischi e fece entrare in libreria Wolfgang Amadeus Mozart.
Pu… pudù… pudupudupudù.
La musica invase la libreria.
Pu… pudù… pudupudupudù.
Un brivido percorse i libri.
Pu pu… pudù pudù pudù… pudù pudù pudù…
Il libraio andò da uno scaffale all’altro canticchiando e battendo il tempo con le mani. Poi si divertì a fingere di essere uno dei suoi clienti preferiti.
Osservò i libri con aria innocente, ne prese uno e lo sfogliò.
“Guarda, sembra interessante” pensò il libraio.
Ne prese un altro e lesse la prima pagina.
“Avvincente!” si disse.
Con lo sguardo incrociò un libro di filosofia che prolungava il suo pisolino, il libraio esitò, sorrise e lo prese con dolcezza.
Note sull’autore
Régis de Sá Moreira è nato nel 1973 nella periferia parigina da padre brasiliano e madre francese. Vincitore del premio Le Livre Élu nel 2002, in Italia ha ottenuto un ottimo successo di pubblico e di critica col romanzo Il libraio pubblicato da Aìsara nel 2011. L’editore cagliaritano nel 2012 pubblica Marito è moglie, il nuovo romanzo dello scrittore, in libreria da giungo.
Scheda del libro
Titolo: Il libraio
Autore: Régis de Sá Moreira
Editore: Aìsara
Traduzione: Paola Cadeddu
Anno di edizione: 2011
ISBN: 9788861040779
Prezzo online: € 11,90
Pagine: 128