Intervista ad Enrico Violet Intervista ad Enrico Violet

Intervista ad Enrico Violet | Le strane lingue dell’amore

Enrico Violet

Enrico Violet

Le strane lingue dell’amore

Il nuovo romanzo di Enrico Violet

Pubblicato da Prospettiva Editrice: € 11,40. su IBS.it.

INTERVISTA ALL’AUTORE

Buongiorno, Enrico Violet, partiamo da lei, ci parli della sua vita e di quanto essa incida nell’elaborazione del suo romanzo.
Io sono un lettore accanito prima che uno scrittore. Divoro in media 4 libri alla settimana, di qualsiasi genere. Scrivo da sempre ma solo da 5 anni è la mia unica occupazione “artistica”. Per parecchi anni ho svolto la professione di speaker radiofonico e prima ancora doppiatore e attore in compagnie teatrali indipendenti. Tutto ciò che leggo e che osservo intorno a me influenza in ogni modo ciò che scrivo. Scrivere è una passione e uno sfogo creativo.
L’intreccio della sua ultima opera, Le strane lingue dell’amore, ruota molto intorno alla pulsione sessuale, che valore le attribuisce nella sua concezione del mondo?
Nel romanzo, come nella vita, il sesso ci induce a fare cose che non vorremmo, per certe persone poi è come una ragione di vita. Ma spesso, anche per le persona apparentemente più intelligenti, può fuorviare decisioni e stili di vita.
Ho avvertito nel leggere uno stile molto moderno, a quale target di pubblico si rivolge l’opera?
Quando scrivo cerco di rivolgermi a tutti, giovani e meno giovani. Però se dovessi individuare un target, a lavoro finito, potrei identificarlo tra i 25 e i 50 anni.Perché il testo si apre in medias res con un rapporto sessuale sbrigativamente consumato in una macchina? Che ha voluto comunicare con tale immagine?Lo squallore del personaggio. La sua vita è andata talmente a rotoli che non ha più alcun riguardo per il prossimo, anzi, sembra quasi volersi fondere con quella mediocrità dalla quale è attorniato.
Qual è la sua percezione dell’universo femminile? Perché tutte le due donne del romanzo hanno scheletri nell’armadio? Ripone fiducia nella donna?
Anche se sono figure controverse, le donne in questo romanzo sono più in gamba e più intelligenti degli uomini. Riescono a manipolarli, ingannarli e a sfruttare i loro punti deboli. In realtà considero l’universo femminile decisamente migliore di quello maschile, a livello di intelligenza, sensibilità, profondità d’animo, le donne sono superiori agli uomini.
Ozzy, uomo con tratti di brutalità sessuale, contiene elementi di delicatezza nel suo amore verso Daniela. Qual è il suo punto di vista sul maschio nell’attuale società contemporanea?
Ozzy è un tipico uomo medio di oggi. Vuol far vedere una scorza rude ma dentro di sé è debole e fragile, quantomai bisognoso d’amore. E penso che rispecchi un po’ l’atteggiamento di molti maschi della società d’oggi. Più cercano di mostrarsi forti, più dentro il loro animo aleggia la debolezza.
Le strane lingue dell’amore mi sembra sia il suo terzo romanzo, si collega ai due precedenti? E se sì, in quali termini?
Il mio primo romanzo, “L’eco di radiosa” parlava del mondo delle radio libere degli anni 70 e i protagonisti erano personaggio con sogni e illusioni che andavano a infrangersi contro una realtà che è sempre più dura di ogni più bieca immaginazione. Il secondo “Giochi pericolosi” aveva per protagoniste due donne, una forte e indipendente, l’altra debole e apparentemente sottomessa, anche se alla fine, i ruoli si invertiranno quasi. Poi ho scritto anche “Serena anormalità” una storia in chiave umoristica ma che tratta di un argomento delicato: le psicosi e le problematiche di una mente malata.
Cosa direbbe al pubblico per convincerlo a leggere la sua opera?
Che fa divertire e pensare nello stesso tempo. Spero di essere riuscito nell’intento di far vivere una storia in linea con i miei propositi. Non mi piace annoiare il lettore con scritti introspettivi o particolarmente drammatici, mi piace  farlo riflettere sui nostri comportamenti in maniera  apparentemente leggera, con ironia e umorismo. Spero di esserci riuscito.
Progetti futuri?
Un nuovo libro in uscita a maggio che verrà presentato al Salone del libro di Torino.
La saluto e la ringrazio per la disponibilità dimostrata.
Grazie a voi.

 

LEGGI ANCHE:  Intervista a Roberto Venturini - L'anno che a Roma fu due volte Natale

Autore: giovannaalbi

Giovanna Albi nasce a Teramo, dove si diploma al Liceo Classico con 60/60 e lode. Laureata in lettere classiche e in filosofia (due lauree) con 110 e lode ,insegna latino e greco dal 1987 e collabora con l'UNIPG. Ha seguito un tirocinio lacaniano di sette anni a Milano. Scrive dal 2010. Ha pubblicato 4 romanzi e ha vinto concorsi letterari. E' recensionista e critico letterario

Condividi Questo Post Su

Invia un Commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *