Enrico Violet: Le strane lingue dell'amore Enrico Violet: Le strane lingue dell'amore

Enrico Violet: Le strane lingue dell’amore

Le strane lingue dell'amore Enrico Violet

“Le strane lingue dell’amore”
Enrico Violet

Due coppie si intrecciano con le loro storie: vite  in apparente  equilibrio, quelle di Ozzy e Daniela e di Diego e Valentina. Questi ultimi hanno una figlia, Aurora, adolescente che sembra perfetta nel suo ruolo.

Lui, Ozzy, nonostante una detestabile esuberanza sessuale che sfoga in incontri occasionali, è perdutamente innamorato di Daniela, donna dolcissima e di raffinatezza straordinaria, concertista di musica classica, la quale però nasconde un segreto che si scoprirà dopo la sua morte a Praga.

Diego, che ha attraversato anche il percorso analitico, sostanzialmente scontento della vita, conduce una fredda esistenza sentimentale in compagnia di Valentina, donna estremamente piacente, ma con la quale però i rapporti si sono frantumati col tempo. Anche Valentina ha i suoi scheletri nell’armadio e la scoperta dei due uomini dei segreti delle rispettivi mogli li indurrà ad una rivisitazione delle loro esistenza e ad una messa in discussione delle loro certezze di fronte alla consapevolezza che gli uomini non sono mai schietti abbastanza, ma che ognuno nasconde dentro di sé un segreto gelosamente custodito fino al bell’epilogo in cui Diego e Aurora riconoscono i propri costruttivi ruoli di padre e figlia.

Enrico Violet crea un quadrangolo di relazioni

Il testo, adatto soprattutto ad un pubblico di giovani lettori, delinea in uno stile scorrevole ma scontato, con cadute nel linguaggio quotidiano, le dinamiche di coppia, facendo leva su sentimenti che ho trovato banali, con spaccati di basso profilo laddove si indulge sulle scene a sfondo sessuale. Non è pruderie la mia, visto che sono di ampie vedute, ma trovo sconveniente aprire un libro così in medias res con una scena di sesso consumato sbrigativamente dentro una macchina. A parte questo appunto, che lo scrittore mi perdonerà, riconosco al testo la scioltezza dello stile e l’intuizione intelligente di creare un quadrangolo di relazioni in cui le due coppie si intersecano con coinvolgimenti emotivi e sentimentali. Ben delineati i protagonisti della vicenda, specie quelle femminili, Daniela ed Aurora, che presentano tratti di delicatezza tutta muliebre, confrontandosi con l’universo maschile in cui si rispecchiano in pienezza.

LEGGI ANCHE:  Intervista a Roberto Venturini - L'anno che a Roma fu due volte Natale

Dolcissima Daniela apparentemente tutta presa dalla relazione con quel losco figuro di Ozzy, che sfoga le  pulsioni sessuali nella sua twingo con una frequenza inverosimile (sta sempre in erezione, come si suol dire), ma in realtà anch’ella nasconde i suoi bei segreti ben coltivati a Praga, sicché il testo, per quanto ben studiato, ha il limite di dare troppa importanza alla sfera sessuale a detrimento di altri aspetti più costruttivi dell’esistenza. Credo che l’autore trasmetta sulla carta la sua pulsione di vita e la sua esuberanza esistenziale costruisce un testo agile, di immediata lettura, scorrevole, ma con limiti nell’intreccio che non prevede suspense e colpi di scena, perché è tutto alquanto prevedibile.

Le strane lingue dell’amore è un libro di Enrico Violet.

Pubblicato da Prospettiva Editrice: € 11,40. su IBS.it.

INTERVISTA AD ENRICO VIOLET  😉

Autore: giovannaalbi

Giovanna Albi nasce a Teramo, dove si diploma al Liceo Classico con 60/60 e lode. Laureata in lettere classiche e in filosofia (due lauree) con 110 e lode ,insegna latino e greco dal 1987 e collabora con l'UNIPG. Ha seguito un tirocinio lacaniano di sette anni a Milano. Scrive dal 2010. Ha pubblicato 4 romanzi e ha vinto concorsi letterari. E' recensionista e critico letterario

Condividi Questo Post Su

Invia un Commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *