Sottomissione di Michel Houellebecq
“Allah akbar” e in dodici muoiono nella redazione parigina del settimanale satirico Charlie Hebdo. Nella stessa settimana dell’accaduto sul giornale si era parlato di Sottomissione (Soumission, Bompiani editore, 252 pp., 14, 88€), di Michel Houellebecq. E da allora il libro è stato citato tanto quanto la strage. Perché mai, chi è lui? Scrittore, regista, poeta francese, abile a creare polveroni sulle sue parole, ha scritto, tra i...
La memoria dei fiori. Il diario di Rywka Lipszyc
Trovo sempre un po’ di difficoltà a scrivere dopo aver letto un libro che affronta un simile argomento, le deportazioni degli ebrei. Proprio l’altra sera ho visto in tv American History X, un film diretto da Tony Kaye (di cui è anche il regista), con il magnifico Edward Norton, che interpreta Derek Vinyard, un sociopatico razzista naziskin, appartenente ad una setta di giovani neonazisti finanziata da Cameron Alexander,...
Le canzoni dell’aglio: il nuovo libro del Nobel Mo Yan
Non una lettura per tutti e non di certo una lettura che fa sentire il lettore in pace con il mondo, il libro Le canzoni dell’aglio di Mo Yan fa chiudere la bocca dello stomaco e chiedersi se sia il caso di continuare a leggere. Ma, se ci si fa forza, e si superano le immagini piene e perfette di sopraffazione, di cruento gioco tra perdenti per avere un attimo di supremazia, di sangue e di urina, se si riesce a farlo, allora, si potrà...
Sono un Marine: arruolamento addestramento e azione di un corpo di élite
A diciotto anni si studia, molto o poco. Si pensa all’amore, molto. Ci si interroga sul futuro, poco. Si gioca ancora, a qualsiasi cosa possa piacere. In America a diciotto anni un ragazzo può andare volontario nei Marines. Charleston, Carolina del Sud, centro di addestramento di Parris Island. È lì che è diretto l’autore e protagonista della storia raccontata in questo libro. La sua storia, anche se non si chiama David...
L’interrogatorio, il colpevole perfetto tra gli ingranaggi della giustizia
Sara ha pensato solo per un istante di sollevare la cornetta. Poi si è fermata a riflettere. Quando da casa tua assisti a un crimine in strada, cerca di seguire il buon senso: è meglio agire con cautela. Non fare niente, altro che chiamare la polizia. Dopotutto se avesse telefonato, quell’uomo sarebbe stato arrestato e i suoi amici delinquenti l’avrebbero cercata per fargliela pagare, malavitosi della peggiore specie,...