18 giugno 1815. Waterloo di Andrew Roberts | Corbaccio
Si parlava anche italiano, ma gli accenti non erano meridionali, il 18 giugno 1815, a Mont Saint-Jean, una modesta collina entrata nella storia. Perchè non c’erano uomini del Regno di Napoli tra le armate francesi sconfitte dagli angloprussiani. Murat non aveva seguito Napoleone nel tentativo di ritornare padrone dell’Europa, dopo la fuga dall’esilio sull’Elba. Mont Saint-Jean, un rilievo appena accennato 12...
Cavalleggeri di Foggia e Lancieri di Novara: storia e tradizione della Cavalleria
Vestivano una giacca di panno blu scuro con eleganti alamari sul petto. Dagli stivali spuntavano pantaloni celesti. Le mostrine recavano fiamme nere stellate su fondo rosso. Alti in arcione, i Cavalleggeri di Foggia brandivano una sciabola con paramano in acciaio a due else. Un ampio spacco a goccia, rendeva più leggera e raffinata la coppa bombata a protezione della mano, mentre una nicchia per il pollice contribuiva a dare stabilità...
Internati nei lager tedeschi, schiavi di Hitler nel 1943-45
A 19 anni, non si finirebbe mai di mangiare. A quell’età, il futuro è ancora tutto davanti, non si pensa che la vita possa finire in un niente. La morte sembra lontana, un’ipotesi remota. Da ragazzi – fino al 1975 si diventava maggiorenni solo a 21 anni – è ancora più crudele affrontare la fame e il freddo del Centro Europa, glaciale per un pugliese abituato al sole. Gli stenti e la morte, costantemente accanto. Oggi Nicola...
Ultimo requiem: 1980-1993 la zona grigia, bombe, stragi, attentati. La verità, forse
La strage di Bologna del 2 agosto 1980. L’attentato del 13 maggio 1981 a Giovanni Paolo II. Le guerre di mafia. Falcone e Borsellino. Le bombe del 1993 a chiese, musei, opere d’arte. L’Italia oscura, l’Italia che salta in aria. Facciamo finta che sia stata una fiction. Narrativa, non storia, una lunga stagione dei misteri ricostruita come il soggetto di un romanzo: “Ultimo Requiem” (Longanesi, 400 pagine, 16.40...
Fatherland di Robert Harris, un thriller fantapolitico da notti insonni
1964. Siamo in Germania, a Berlino. In città fervono i preparativi per il 75° compleanno di Adolf Hitler e per l’arrivo, nello stesso giorno, di Kennedy, il Presidente degli Stati Uniti d’America. Da quest’incontro dovrebbero venir fuori accordi tali da favorire la realizzazione di un clima di “distensione” nei rapporti fra i due imperi e porre fine alla “Guerra fredda”. Però alla vigilia di...