Come le stelle del cielo. Un romanzo di Roberto Tufariello
“L’umanità come le innumerevoli stelle del cielo… Splendida ognuna di esse e ancor più bello il loro essere insieme: un cielo stellato, appunto…” Queste parole, ascoltate un giorno, hanno colpito lo scrittore bolognese Roberto Tufariello. Il loro significato è evidente: tutti gli esseri umani, nella propria individualità, sono una “piccola meraviglia”; l’umanità, che riunisce in una cosa sola la loro bellezza, brilla al pari...
Alla Ricerca del Tempo Perduto di Marcel Proust
Quale follia anima un scrittore, quale movente abita la vita di un uomo destinato alla ricerca dell’estetica letteraria del proprio tempo? Solo chi nasce portatore sano di questa malattia può raccontarlo, in una mescolanza di ricordi decisi, balzi temporali, acute sofferenze. “Cigolare con la penna, rintanato in una stanza, ripiegato come un paio d’occhiali nell’astuccio”. Quel suono, quel cigolio di Majakovshij si...
Il libraio di Régis de Sá Moreira
Il libraio abbandonò per un attimo il libro e rimase impietrito. Fece come per andare verso le scale, poi sospirò e rimase seduto. Li aveva sentiti ancor prima di vederli, senza distinguere bene quello che si dicevano, si intra-dicevano, si auto-dicevano.«Coppiettolì coppiettolì coppiettolà, coppiettolì coppiettolì coppiettolò»Nessun pudupudupudù della porta d’ingresso è mai molesto. Sia di giorno che di notte, tutti i giorni...
Finché le stelle saranno in cielo, il nuovo romanzo di Harmel Kristin
Io chiedo come può un uomo uccidere un suo fratello, eppure siamo in milioni in polvere qui nel vento, in polvere qui nel vento.Francesco Guccini, Auschwitz Un romanzo atteso e conteso dagli editori di tutto il mondo. Una storia unica, quella dell’autrice americana Harmel Kristin, capace di stregare, di sussurrare parole all’animo umano e toccarne corde remote e sensibili. Come un’abile violinista, l’autrice...
Con te fino alla fine del mondo, il nuovo romanzo romantico di Nicolas Barreau
Allora chiuderei gli occhi e scriverei in fretta: volesse il cielo che due estranei vincessero l’estraneità (David Grossman, Che tu sia per me il coltello)Un amore sublimato, in cui le anime degli amanti riescono a parlare più dei loro corpi, a sentirsi senza toccarsi, a vedersi senza guardarsi, un amore platonico. Il primo a teorizzarlo fu proprio il filosofo ateniese Platone, nel Simposio, forse il più conosciuto dei...