Il pedofilo è lui. Analisi psicoanalitica della pedofilia.
Autore: Antonio Marco Campus
Editore: Terre sommerse
Il libro nasce dallo studio e dall’analisi del fenomeno della pedofilia, e si focalizza sull’effige del pedofilo come soggetto portatore di una patologia pericolosa per l’incolumità dei bambini e per il benessere della collettività.
Stigmatizzare il pedofilo, ed etichettarlo come orco, come mostro e come reietto sociale non è un compito che spetta a chi lavora nel campo medico, psichiatrico e soprattutto psicologico e criminologico, il cui obbiettivo è rappresentato dallo studio dei fenomeni sociali e patologici al fine di promuovere ed implementare un piano che verta sulla prevenzione, informazione e trattamento della condizione patogena.
… Nella prima parte del volume si affronta il tema delle origini storiche della pedofilia nei vari contesti storici e geografici a dimostrazione che, nonostante sia un fenomeno antico e conosciuto poiché tramandato negli scritti dell’epoca, ancora oggi non si sono riusciti ad organizzare strumenti preventivi e informativi idonei a far conoscere alla popolazione la sua reale natura, puntando in modo speculativo e sensazionalistico sulle sue conseguenze a danno delle vittime.
Conoscere per capire, e capire per prevenire ed agire è la chiave di lettura che dovrebbe essere adottata nella lettura del presente libro, il cui motto è ravvisabile nella concezione di curare ed aiutare il pedofilo per aiutare il bambino.
Focalizzarsi solo su una delle parti coinvolte nel processo relazionale pedofilico deviante, non potrà mai portare a una soluzione risolutiva del problema, indi pur dovendo tutelare il bambino abusato, come nostro dovere e obbligo dello Stato, concentrarsi solo su questo livello produce solo effetti palliativi che non mirano alla risoluzione del problema all’origine.
Occorrerebbe invece incentivare quegli interventi che agendo sui due attori del rapporto aspirano sia alla tutela doverosa ed imprescindibile del minore, sia alla cura e alla riabilitazione del soggetto abusante.
Per questo ho dedicato un capitolo al profilo psicologico del pedofilo, proprio per far comprendere cosa si annida nei suoi processi mentali, come funziona la sua psiche e quali sono i meccanismi che si attivano in lui alla vista del prepubere. Capire chi è costui, come agisce, perché agisce in quel modo, è fondamentale sia per intervenire preventivamente a tutela del bambino, sia per aiutarlo a guarire e a riprendere a funzionare a livello intrapsichico, sociale e relazionale in maniera adeguata.
È opinione comune identificare il pedofilo come un orco mangiatore di bambini, come colui che li deruba della loro innocenza, della loro verginità, come il lupo cattiva della favola di cappuccetto rosso, tuttavia non tutti sanno che tale patologia si presenta in una guisa multi variegata.
… I volti della pedofilia sono innumerevoli, come ho descritto nel capitolo dedicato alle varie forme di pedofilia tra cui quella ecclesiastica e quella scolastica che ho elaborato personalmente, quella online, pedopornografia tra cui i pedo snuff movie, un fenomeno preoccupante e in crescita anche in Europa, le associazioni di pedofili etc.
Anche la pedofilia femminile, presente anche nel nostro paese, è stata affrontata nonostante non se ne parli mai causando una ghettizzazione patologica al ruolo maschile.
Nonostante le innumerevoli definizioni nuove che ho elaborato nella stesura di questo libro, l’apporto più indicativo rimane forse il nuovo strumento di prevenzione che ho chiamato education lived on pedophilia che presuppone la figura di un ex pedofilo come educatore accompagnato da uno psicoanalista.
Proposta che non credo troverà nel breve periodo un’applicazione – sperimentazione nel nostro paese a causa di variabili culturali e moralistiche, nonostante in America siano già stati attuati programmi similari.
… Ho voluto tuttavia introdurre un capitolo interamente dedicato alle associazioni che lottano contro la pedofilia e a tutela dell’infanzia in quando credo nel loro operato e le ritengo un inestimabile ricchezza sociale.