Intervista a Luca Tornambè autore del libro “La pioggia blu. Nascita di una leggenda”
Ecco di seguito un’intervista a Luca Tornambè, autore del libro La pioggia blu. Nascita di una leggenda.
– Cosa rappresenta, per lei, la poesia?
La poesia è l’espressione più profonda e sentita dell’anima, la chiave delle grandi emozioni e dell’amore puro. Tramite la poesia si esprime la nostra interiorità: i dolori e le gioie che viviamo, toccando aspetti esistenziali e sofferti della vita che spesso sono trascurati da tanti nella cruda realtà quotidiana, povera di valori e lealtà. Al contempo la poesia è sogno, dolcezza, è la musica universale dei sentimenti; un dono speciale che distinto dal pensiero razionale ci regala momenti magici, autentici e sublimi dello spirito, quando la maggior parte delle volte permette di risvegliare la nostra vera energia accarezzando l’animo con un profumo diverso giorno dopo giorno. In questa luce nobile e armoniosa che maturo coscientemente dentro di me, come sostanza indelebile e immensa, io ritrovo il mio infinito.
– Vuole parlarci di lei e del suo percorso artistico?
Sono nato a Palermo il 27 dicembre 1976. All’età di 10 anni è iniziata la passione per la fotografia e fin da bambino mi divertivo a scattare le foto: i miei soggetti preferiti in particolare erano gli animali, i paesaggi, gli scorci urbani, le persone. L’amore per il disegno ebbe inizio in seguito nel 1997, quando sentii la voglia di comunicare pensieri ed emozioni tramite dei disegni fatti a matita, allo stesso tempo scrivevo racconti e poesie insieme a molti aforismi. Nel 1998-99 in un periodo malinconico e di solitudine, trovandomi in un colorificio comprai una scatola di pastelli artistici. Ebbi una forte attrazione per questo genere di colori, sentivo la necessità di esprimere ciò che sentivo realizzando di getto molti lavori di pittura su carta, carichi di cromatismi e simboli. Passavo giornate e notti intere a dipingere, così nel giro di brevi periodi i lavori che realizzavo erano sempre maggiori e riconoscevo continuamente l’esigenza, sia di approfondire l’uso dei pastelli, sia di sperimentare tecniche e materiali pure diversi dalla pittura esplorando quasi la maggior parte dei mezzi artistici disponibili. Ho sempre preferito l’uso dei pastelli come strumenti preziosi ed espressivi per l’immediatezza e la spontaneità del tratto. Oggi sono proprio loro che sostenendo le mie intime emozioni, continuano a caratterizzare questa ricerca pittorica, poiché sono in simbiosi con il mio estro.
– Lei nel suo libro La pioggia blu. Nascita di una leggenda , raccolta di poesie e aforismi, coniuga il testo poetico all’immagine; che significato attribuisce a tale connubio?
La scelta di abbinare il testo poetico alle immagini è dettata dalla caratteristica cronovisiva dell’opera. Le mie cronovisioni sono nate nella sperimentazione dell’arte digitale, con la simbologia ideata, anche codificata e misteriosa del misticismo che ho vissuto. La digitalizzazione d’ogni scena generata e descritta è la sintesi reale di un processo irreversibile nella dimensione evolutiva del mio tempo. Ogni immagine inserita nella storia illustrata del libro è il fulcro vincente; nasce nel vigore come poesia visiva a se stante e narrante nel filo conduttore della storia. Abbracciando proprio la scrittura e coniugando le due cose insieme, viaggio metaforicamente nel tempo anticipando delle situazioni drammatiche e i sogni, fino ad ottenere in questo linguaggio il fermento creativo delle suggestioni interiori con la sinergia narrativa e l’alchimia del collage di scene surreali, appunto per trascinare il lettore come in un film fatto di pagine ed eventi memorabili della vita. Ho scelto dei simboli che incoraggiano il passaggio verso l’alto.
– Quale è il motivo più profondo della sua opera?
Senza anticipare più di tanto l’essenza del libro ai lettori sensibili, dirò che gran parte dei significati da cogliere durante la lettura di questo testo si rivelano esattamente al cuore senza che sia io a spiegare i dettagli. Il motivo più profondo che mi ha spinto a raccontare tutto ciò, può essere colto immaginando la nascita di una leggenda, sospendendo i pensieri razionali e lasciando per un attimo lo sguardo dalla linea dell’orizzonte, tutti noi lo portiamo lassù verso una rosa senza spine dopo la pioggia. Per cui dedico questo libro a tutte quelle persone che hanno sofferto e che in fede stanno cercando di riscattarsi dalle ingiustizie trascorse.
– Che valore attribuisce alla sensibilità e ai sentimenti?
La sensibilità e i sentimenti sono le radici del mio animo. Percepire l’assenza di questi inestimabili valori nel mondo in cui “viviamo” è un passo indietro che porta tanta sofferenza, quindi trovo nella poesia un modo costante per esternare liberamente i miei sentimenti e denunciare i vari malesseri attuali nella vita. Il passo avanti per tutti è riuscire ancora ad alimentare il cuore con gli affetti nel granello di saggezza che cogliamo, sollevandoci come angeli dal perché e migrando talvolta dai dubbi; così è più forte del dolore.