A tua completa traduzione: romanzo d’esordio di Ilaria Vitali
I tetti di Parigi. Una casa vecchia di tre secoli. E una cassa di legno inviata da un mittente sconosciuto. Sono questi i primi ingredienti del romanzo d’esordio di Ilaria Vitali, A tua completa traduzione (Zerounoundici Edizioni; disponibile su lafeltrinelli.it in formato cartaceo e in ebook), che si apre all’insegna del mistero. A tentare di risolverlo sarà Alice Versani, traduttrice italiana emigrata a Parigi per fuggire alla presa di una famiglia troppo ingombrante. A causa di quella cassa clandestina recapitata al suo indirizzo, Alice sarà costretta a un viaggio nel passato, che la porterà a ricostruire la storia della sua famiglia. Un percorso a ritroso che riapre ferite, e in cui non mancano però momenti divertenti.
Indimenticabili alcuni personaggi: Donna Santa, incendiaria e pasionaria; Orfeo, danzatore d’improbabili tanghi e ladro di scatolette di sardine; Nike (come le scarpe o come la statua greca), inventrice di sensazionali e stralunati proverbi. E sopra tutti Wish, alter ego maschile e sfuggente anima gemella, infiltrato clandestino nei pensieri di Alice, nonostante lei gli “abbia inviato da un pezzo il foglio di via”. Alice ancora non lo sa, ma sarà proprio Wish la soluzione del mistero, la chiave che apre la cassa di legno clandestina e dà un senso al suo contenuto.
Un romanzo ben congegnato, che sa dosare poesia e ironia, e la cui forza risiede nell’uso particolarissimo della lingua. E non poteva essere altrimenti, considerando la professione della narratrice (e dell’autrice). Le parole, silenziose compagne di lavoro di Alice, sono le vere protagoniste di questa storia. Smontate e rimontate in maniera inedita, danno vita a virtuosi giochi di parole. L’estate è “spalmata di sole come uno stuzzichino”. Le storie non sono fatte per essere raccontate, ma “sbriciolate addosso”. E quando l’editore di Alice (che non a caso si chiama “E.T.”) le rimprovera il suo essere nottambula, sostenendo che “il mattino ha l’oro in bocca”, lei risponde con un’alzata di spalle: “All’oro in bocca, io preferisco le perle intorno al collo. Come Coco Chanel”.
Non possiamo che essere d’accordo con lei.