Chiodo fisso, il nuovo thriller di Emilio Martini. Ritorna il Commissario Berté
The toxicity of our city, of our city, New, what do you own the world? How do you own disorder, disorder. (System of a down. Toxicity)Lo avevamo lasciato confinato in terra ligure nell’ultimo thriller Farfalla Nera. Ai lettori più appassionati sono bastati questi pochi indizi per risolvere il caso: ebbene sì, il Commissario Berté è tornato con un’altra avventura firmata Emilio Martini.
Questa volta, nell’episodio Chiodo Fisso, edizioni Corbaccio, in libreria dall’8 novembre, il vicequestore aggiunto Gigi Berté fa ritorno nella sua Milano per trascorrere il periodo natalizio. Niente rientri strappalacrime, niente bentornati sui generis, Berté vuole semplicemente ritrovare la sua metropoli per capire quanto gli sia mancata in questi mesi di assenza.
Detto fatto, la sua Milano, la Milano della sua giovinezza riabbraccia il vicequestore in tutto il suo splendore, nessuno Amarcord felliniano, ma un caldo benvenuto in chiave metropolitana: un omicidio. La vittima è uno dei suoi più cari amici, uno dei ragazzi delle panchine di Piazza Stuparich. Con lui aveva condiviso anni di scuola, di amori, di chiacchierate, di sogni.
Allora, il commissario capisce che non può restare a guardare. Le indagini iniziano, i misteri si infittiscono e comincia a contattare gli amici di sempre per indagare sul caso. Si rende conto, così, di quante cose possono cambiare in un quarto di secolo. E di quante, invece, resistono inalterate: passioni, ossessioni. Ed è proprio da queste ultime che Berté, incallito scrittore, prende spunto per i suoi racconti. Perché le passioni, l’amore e le ossessioni fanno parte dell’animo umano. Di quello delle vittime e di quello dei colpevoli. Nella realtà come nella letteratura. E a noi non resta che fare i conti con esse.
Il libro è acquistabile sul sito laFeltrinelli.ital prezzo di €7,56.