Spiragli di vite – Nove racconti, diciotto finali, mille emozioni
Non avete mai letto un libro a “quattro mani”? Allora, é arrivato il momento di SPIRAGLI DI VITE (Ed. Seneca)!
Il libro d’esordio di Debora Lisbona e Alberto Romano, è una singolare antologia di nove racconti scritti a quattro mani con due finali distinti. L’originale titolo, SPIRAGLI DI VITE, identifica una piccola finestra sulla vita dei protagonisti narrati… E’ un libro pieno di forti e coinvolgenti emozioni, lasciando al lettore il privilegio, per ciascuna storia, di scegliere il finale a lui più congeniale e preferito. Le storie scritte, attraversano come una diagonale, i sentimenti più coinvolgenti per un lettore: amicizia, amore, odio, fede, famiglia, regalandoci anche due gialli. Anche il lettore più esigente si calerà nei personaggi perché hanno la semplicità e la quotidianità delle persone che potremmo incontrare o incrociare nelle nostre vite.
Il libro si apre con una trama significativa: si parla di angeli custodi, di presenze speciali che condizionano la vita dei protagonisti. Un viaggio nel mistero, dove il destino esercita il proprio peso in risvolti imprevedibili ed è possibile rilevare la fervida fantasia dei due giovani scrittori.
La conclusione del libro, invece, è affidata ad un racconto in cui una ragazza, come se scrivesse su delle pagine di un diario, narra la sua tormentata vita nel tunnel dell’anoressia e dei suoi difficili rapporti con il mondo esterno.
SPIRAGLI DI VITE, è un libro che si ricorda anche a distanza di tempo, per il pathos che trasmette, per la varietà dei temi trattati e per l’originalità della stesura in quanto nonostante la composizione eterogenea dei due scrittori, spesso e volentieri sembra una sola persona.
“Dopo la notte, spuntò l’alba. Il sole mi ritrovò a terra come morta. Ma quei raggi solari, mi indussero a meditare qualcosa che non avevo ancora capito”