“Parabola Cerebrale”. Racconto sul delirio sociale
Scritto Da Monica Pintozzi il 5 Novembre 2011
Parabola cerebrale, di Luca Cappai
Richiama i toni di Cecità di Saramago, il primo romanzo di Luca Cappai, un racconto dalle tonalità oniriche, i cui protagonisti paiono intrecciare le ragnatele dei propri sogni con la realtà, generandone gli eventi conseguenti, in un effetto domino dirompente.
Una sorta di improvvisa epidemia pare colpire i cittadini della formicolante New York, incappati loro malgrado in un delirio generalizzato di gesti innaturali ed involontari, dietro i quali un meccanismo occulto ne manovra le fila.
Se in Saramago una cecità bianca ammala la gente, in questa parabola dai toni cupi è un insetto ad ammalare e colpire gli individui, coinvolgendoli al punto di trasformarli da protagonisti a vittime inconsapevoli delle loro stesse azioni.
Una formica si introduce, inavvertita, nella società newyorkese e ne stravolge gli assetti organizzativi, contravvenendo appieno all’ eusocialità che contraddistingue questa tipologia di insetti.
In questo breve racconto, Cappai instilla a giuste dosi dubbi ed indizi, in modo da mantenere alta l’attenzione del lettore, incastrato nell’analisi degli eventi, alla ricerca della logica sottostante.
Il mistero avvolge il racconto e coinvolge il lettore nell’incalzare di situazioni paradossali apparentemente prive di significato e di nesso tra di loro.
L’arguzia dello scrittore sta proprio nel riuscire a trascinare il lettore fino all’iperbolica soluzione del caso.