Aleph. Un romanzo biografico alla ricerca di sè stessi.
Il viaggio, dunque, è il tema centrale del nuovo romanzo dell’autore sudamericano, inteso sia come esperienza concreta, sia come percorso dello spirito.
Questo è il romanzo più intimo dello scrittore che manifesta il bisogno di introspezione; l’Aleph di Coelho richiama Borges, autorevole scrittore sudamericano del XX secolo e il suo libro di racconti filosofici, e narra una crisi di fede molto profonda e il desiderio di poterla superare. Ciò potrà avvenire esclusivamente con un viaggio alla scoperta dell’Aleph, che lo scrittore interpreta come il numero più piccolo, lo zero, principio e fine di tutto. L’Aleph è la prima lettera dell’alfabeto fenicio ed ebraico, rappresenta in concetto di infinito; la sua ricerca è, quindi, il cuore della narrazione dalla quale, poi, si sviluppa il concetto di recupero dell’anima.
L’autore cerca un’ opportunità di rinascita perchè vuole superare un momento buio della sua vita. Intraprende un lungo viaggio attraversando l’Africa, l’Europa e l’Asia; in questo periodo l’incontro più importante avviene con Hilal, una violinista turca della quale si innamora. Lo scrittore crede di aver già amato, in una precedente vita, questa donna ed è con lei che compie la parte più importante del suo viaggio, cogliendo il significato più profondo dell’amore e ritrovando il coraggio per affrontare le difficoltà della vita.
Aleph è un libro rivelatore, illumina i pensieri di chi lo legge perchè aiuta a guardare dentro noi stessi, a trovare la forza di vincere le nostre paure più nascoste. Coelho afferma l’importanza del viaggio che permette di aprire la mente e il cuore verso orizzonti infiniti, imparando a credere nelle proprie capacità e a superare le paure più nascoste.
Dunque chi legge Aleph impara a riflettere e a conoscersi più profondamente; il viaggio, sia reale che interiore, è un’esperienza che induce alla riflessione e a capire quale, tra le infinite strade della vita, vogliamo percorrere.