L’uomo dei tulipani
Ogni pagina, un petalo, ogni petalo un personaggio; il tutto sintetizzato in una sorta di book, quale è il nuovo romanzo di Lorenzo Marini, con un unico protagonista indiscusso: il tulipano, molto più di un fiore, quasi fosse il simbolo dell’unicità.
Insolito il romanzo, come insolita la scelta di impaginazione: in una sorta di duetto stilistico trovano il loro spazio sia l’espressione visiva che la descrittiva del romanzo.
Alla sua sinistra, il libro lascia che siano i tulipani a raccontarsi, concedendosi agli scatti fotografici di Riccardo Rietti, che con delicata passione sa cogliere la loro essenza e renderla evidente in immagini. Giochi di luce ed inquadrature suggestive rendono piacevole anche solo sfogliare questo libro. Non delude, però, le aspettative passare alla fase successiva e posare lo sguardo sul lato destro del libro e lasciare a Marini lo spazio del suo racconto: la sua penna narra di Amsterdam nel 1600, di vite che non possono non sovrapporsi in un intrigo di fili e incroci; perché Amsterdam è questo: vicoli e canali, ma soprattutto un disegno unico come la tela del ragno.
Con un stile maturo e consapevole, Marini ci introduce così in un caleidoscopico mondo i cui personaggi sembrano incastrarsi perfettamente in un gioco fatto di colori, profumi e suoni, il cui filo comune sia lo scandire del tempo ed il tentativo di mantenere fede alle promesse.
Ogni personaggio ha un nome che racconta la sua storia, intrisa di grottesca follia, attesa, assenza, silenzi e disperazione.
Incontriamo così il maestro Napilut: come il suo nome lascia intuire è il pittore di tulipani, i cui quadri sembrano parlare per effetto del “tocco Napilut” che instilla ai quadri una sorta di soffio vitale. Un segreto, il tocco Napilut, fatto di fusioni di colori e sostante rare, miscelate con cura da Blu, la sua assistente cieca, che vede oltre il nero dei suoi occhi. A questo si vanno ad aggiungere le tonalità passionali che la sua modella genera in lui: Assenzia, la donna che ama e da cui è riamato, in una sorta di impossibile amore a causa di una promessa d’attesa, una promessa che Assenzia ha regalato al suo marinaio.
Una promessa è diventata anche la ragione di vita dell’orologiaio Van der Clock: ha promesso alla sua principessa che ci sarà e da quel giorno la sua vita è scadenzata da attimi ed attese.
Così come il dottor Claudius, catalogatore di nuvole ha fatto delle stesse il senso del proprio esistere, nella ricerca costante della loro essenza.
Allo stesso modo il dottor Van Der Calm ha una promessa, quella di fermare il tempo, in una sorta di donchisciottesca ed altrettanto rocambolesca lotta con i suoi Mulini Controvento.
Molti altri i personaggi, molte altre le promesse che arricchiscono questa Amsterdam i cui tulipani resteranno unici, almeno fino a che la loro malattia non sarà curata, che poi, in fondo, è il destino di ogni folle.
Il sito di Lorenzo Marini
- Scheda del libro
- Prezzo: € 28,00
- Editore: Lupetti
- Data uscita: 26/11/2009
- Pagine: 192, rilegato
- EAN: 9788883912689
Gennaio 20, 2011
Come tutti i libri di Lorenzo Marini adoro anche questo 🙂
poesia…..
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