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La grammatica di Dio. Racconti di solitudini

Autore: Stefano Benni
Casa Editrice: Feltrinelli
Anno pubblicazione: 2007
Prezzo: 14,00
Genere: Romanzo italiano

Stefano Benni nel corso degli anni è riuscito a farsi apprezzare da critica e pubblico. I vari romanzi Baol, La compagnia dei celestini, Elianto riescono a divertire il lettore anche dopo la decima lettura. La grammatica di Dio assume un tono più malinconico fornendo spunti di riflessione, se lo si legge con attenzione e un pò di leggerezza si può realmente cogliere la grammatica scritta dall’onnipotente. Consigliato.

Trama:Un cane troppo fedele che torna sempre come un boomerang dal padrone che lo vuole abbandonare; un potentissimo manager pronto a tutto pur di riunire i Beatles per un concerto; un terzino fantasioso e romantico su uno spelacchiato campo di periferia; un arrogante e irredimibile uomo d’affari; un frate che sceglie il silenzio per sentirsi più vicino a Dio ma viene vinto dalla bellezza di una muta; una perfida vecchietta divorata dall’invidia e dal livore sono solo alcuni dei protagonisti di questa raccolta di racconti, nella quale Benni mostra il lato più curioso, imprevedibile e misterioso della vita.

Autore: admin

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1 Commento

  1. “Quando l’eroina potrà farsi pubblicitá, sarà caduta l’utima differenza con la televisione”
    ne la Grammatica di Dio.

    Questo libro mi ha aggredito, nel giorno di Natale, circondato dai parenti e dai cuccioli di famiglia, queste pagine mi hanno gettato nella solitudine, senza speranza ne senza paracadute mi sono sentito proprio male. Ho condiviso l’emozione di quanti, soli, odiandosi per questa condizione, cercano fughe attraverso l’accettazione di follie. Troppe persone condividono questa allucinazione in Italia, troppi sono soggetti alla “paura della solitudine”. I malati cronici sono stati portati al Governo, e questo a reso il BelPaese un posto di merda per tutti. Ma la solitudine è una condizione/percezione umana imprescindibile, da cui nasce l’anelito al divino ed il divino scrive la sua grammatica. Ringrazio il Lupo!! per le tante occasioni di riflessione, alla tavola rotonda con “i me stesso” cui mi ha invitato a sedere.

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