L’ora incerta fra il cane e il lupo
Un giallo. Più che un semplice giallo, L’ora incerta fra il cane e il lupo di Hans Tuzzi.
Una scrittura apprezzata da vari critici, che vorrebbero vedere Tuzzi ai vertici delle classifiche, come miglior giallista italiano.
L’autore è riuscito a spingersi oltre il crimine e le sue indagini per sondare pulsioni e contraddizioni che spesso vengono occultate o comunque taciute.
“Marzo 1985: nei campi ancora innevati alla periferia sud di Milano, sotto l’antico campanile dell’abbazia di Chiaravalle, viene trovato il cadavere sfigurato di una giovane donna. Inizia così la nuova inchiesta del commissario Melis, un’inchiesta che porterà passo dopo passo lui e i suoi uomini nel mondo del giornalismo e della più o meno alta finanza. E dei suoi legami più o meno occulti. Ma se, una volta appurata l’identità della vittima, le domande fondamentali spno quelle classiche – chi e perché – altri più sottili e inquietanti interrogativi tormentano Melis, sullo sfondo di una Milano che reca ancora ben visibili le tracce della grande nevicata che in gennaio bloccò per giorni le attività cittadine. E questi dubbi chiamano in causa gli affetti, le ambizioni e il potere di una società che sembra irrimediabilmente votata al degrado: per scoprire, alla fine, che soltanto nei semi delle carte i cuori sono più forti dei denari”.
Il testo mantiene vive la tensione e l’attenzione fino all’ultima pagina e il finale è alquanto sorprendente.
HANS TUZZI – È l’apprezzato autore dei celebri gialli ambientati a Milano che hanno come protagonista l’ispettore Melis: Il maestro della testa sfondata (2002), Perché Yellow non correrà (2003), Come il cielo sull’Annapurna (2004), Tre delitti un’estate (2005, tutti Sylvestre Bonnard), e La morte segue i Magi (Bollati Boringhieri, 2009). Ancora per Bonnard ha pubblicato i saggi di bibliofilia Collezionare libri (2000), Gli strumenti del bibliofilo (2003), Libro antico libro moderno (2006) e Bestiario bibliofilo (2009).
Aprile 28, 2010
Non amo molto i gialli,soprattutto quando seguono pedissequamente i canoni del genere, ma da quello che leggo non deve essere il caso di questo romanzo. Il titolo poi accresce ancora di più la curiosità. Credo che questa volta mi “toccherà” leggere un giallo!