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Jäck atto III: La Stirpe Antica | Simon Schiele

Jäck atto III: La Stirpe Antica | Simon SchieleDopo i romanzi “Jäck atto I: La Città Celata” e “Jäck atto II: La Triste Notte”, Simon Schiele conclude la sua trilogia fantasy con l’opera “Jäck atto III: La Stirpe Antica”. Il volume vanta le belle illustrazioni ad opera dell’artista Alessandro Pietramolla.

Oltre che un fantasy, questo testo può essere definito a tutti gli effetti un romanzo di formazione: in questo volume, infatti, più che negli altri, osserviamo la crescita e la maturazione del protagonista Jack Lightning, il quale, nonostante i suoi sedici anni, si trova ad affrontare dure battaglie e dolorose perdite, non potendo mai cedere ma dovendo resistere per il bene di coloro che gli sono accanto.

Jack è un orfano e ha dovuto inoltre assistere alla morte della madre per mano di un uomo in nero con un solo braccio: da quel momento, il ragazzo ha vissuto alimentato dal fuoco della vendetta, che lo ha condotto su sentieri oscuri. Quando però incontra Night Weid, un giovane cacciatore e straordinario arciere, il quale come lui sta tentando di dominare i propri demoni interiori, Jack comprende di dover cambiare strada: si concentra sulle sue abilità di spadaccino e affronta insieme a Night tante avventure, che cementano ancora di più il loro legame. In questo romanzo l’amicizia è uno dei nuclei principali del racconto; nel corso della storia vedremo i due separarsi a causa di incomprensioni ma assisteremo anche al loro riavvicinamento: il loro rapporto è più forte di qualunque discussione, e li aiuterà nei momenti più difficili. E di momenti difficili ce ne saranno parecchi nel corso della narrazione: braccati dall’Alleanza del Nord, da Artak Diarvild, erede di un potente Antico, e da Cortey Van Dersen, il suo braccio destro e tra gli ultimi stregoni rimasti al mondo, imprigionati dal governo di Lithius-Ra, costretti ad arruolarsi nell’Accademia della Guerra e infine ad essere impegnati in un conflitto contro un esercito di demoni, risvegliati da colui che vuole distruggere ogni forma di vita presente sull’isola di Faharen.

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Simon Schiele ci conduce in una vicenda in cui regnano l’azione e i colpi di scena; scopriamo inoltre il perché dei poteri di Jack e, quando arriviamo all’epilogo, siamo sicuramente soddisfatti da come l’autore ha gestito le varie linee narrative: resta comunque la speranza di ritrovare Jack in un’altra opera. È in fondo lo stesso autore ad affermare alla fine del romanzo: «La saga di Jack potrebbe continuare se c’è abbastanza richiesta, con un Jack adulto e tanti altri segreti svelati su questo misterioso mondo che ho creato».

Redazione

Autore: Redazione Leggere Libri

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