La donna morta | Manuel Rico
Edizioni Joker pubblica “La donna morta” (titolo originale “La mujer muerta”) dello scrittore spagnolo Manuel Rico.
La donna morta è un romanzo complesso e affascinante, in cui diverse linee narrative vanno a intrecciarsi creando una storia ricca di suggestioni e di misteri. Il protagonista dell’opera è Gonzalo Porta, un pittore di cinquant’anni di grande successo, che da qualche tempo versa in una crisi creativa che gli impedisce di dipingere; Madrid, la città in cui vive, lo opprime, perché sembra che essa gli rimandi quell’immagine di vuoto che egli sente crescere dentro di sé.
Gonzalo decide quindi di allontanarsi da quel luogo e da tutti coloro, i galleristi in primis, che pretendono che lui prosegua con la sua produzione artistica, nonostante la sua mancanza di ispirazione. Egli continua a ricordare un posto che aveva visitato da bambino con suo padre, Cerbal, andando con la mente verso quel tempo passato e «verso i suoi luoghi desolati e abbandonati, verso quella terra appena accennata sulle carte geografiche, alla quale era legato da sfocate evocazioni di viaggi con il padre all’incerta età di nove o dieci anni in un autobus scassato, viaggi di cui conservava la memoria solo come dagherrotipi consumati».
L’autore ha già messo in campo, nelle primissime pagine del romanzo, due dei suoi temi chiave: la riflessione sul tempo, reale e interiore, e l’ossessione dei suoi personaggi per la memoria, per il recupero delle proprie radici; Gonzalo si reca a Cerbal perché lì sa di trovare qualcosa che ormai è andato perduto, e non solo la sua ispirazione artistica ma anche la sua natura più autentica.
A Cerbal, effettivamente, egli riacquista una dimensione più intima; le persone che incontra sono semplici e accomodanti, e anche la sua arte ne risente positivamente: ricomincia a dipingere, ispirato da un manoscritto che era stato cestinato dalla casa editrice in cui lavora la moglie, e che lui invece considera un capolavoro. In questo romanzo, Gonzalo trova tracce del suo stesso turbamento e anche dei legami con il suo vissuto; egli, infatti, come il personaggio del libro sta cominciando a confondere i piani temporali, tanto da dipingere ossessivamente dei quadri ambientati nel secondo dopoguerra, e avendo l’impressione di rivivere davvero quei giorni. Una coppia misteriosa che lo inquieta e un bambino che gli ricorda molto la sua infanzia, poi, acuiscono la sensazione del protagonista di non avere più un appiglio nel presente ma di essere in balia del tempo; è il momento di trovare un’àncora, e di afferrare una salvifica verità prima che sia troppo tardi.
Redazione