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Intervista ad Agnello Coppola, autore de “Noi, i marinai”

Agnello Coppola è Capitano di Marina Mercantile, diplomatosi all’Istituto nautico N.Bixio nel 1975, ha al suo attivo 41 anni di attività marittima,una carriera svoltasi su tutti i mari del mondo su una moltitudine di navi addette ai traffici mercantili. Da poco in pensione coltiva le sue passioni: pittura, disegno e pianoforte in primis, si diletta anche con la scrittura.

Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

È la vita reale dei marinai odierni imbarcati sulle navi mercantili e dell’uomo di mare nella sua complessità descritta in tutti i suoi aspetti, quasi del tutto ignota a chi profano del mare. Il lettore è partecipe di persona nel corso della trattazione a tutto ciò che la vita sul mare comporta e che certo non si aspettava. Il libro lo si può collocare in saggistica marinaresca.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Dal desiderio che penso tutti i marinai nutrono di dialogare con chi è di terraferma, dalla necessità che sentono di confrontarsi con la società da cui si sentono esclusi e per forza di cose poco considerati perché sconosciuti agli occhi dell’opinione pubblica; dalla volontà di far conoscere la loro reale identità. Oltremodo lontana da come è nell’immaginario collettivo.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

Poco più di un anno. Piano, una fredda serata d’inverno sull’appennino. Al piano la Santa Lucia di Cottrau s’è appena interrotta, tanti i dipinti tutt’intorno raffiguranti scene marinaresche, là incrostati di salsedine il sestante e il binocolo, emblemi d’una navigazione d’altri tempi, cimeli d’una solitudine sul mare; sul divano sogna distesa la sua donna, colei che condivise la vita del marinaio.

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Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

Richard Henry Dana jr, autore di Two years before the mast. Significative sono le analogie con quanto scrisse al suo tempo, oltre ad essere stato marinaio egli stesso prima di divenire avvocato e scrittore, la tematica trattata e le riflessioni che suscita.

Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

Con te partirò.

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

Noi, i marinai (in un libro la nostra vita, quella vera non quella romanzata, gli invisibili ci definiscono eppure è grazie a questi invisibili che il mondo va)

Autore: redazione

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