Intervista a Federica Storace, autrice de “Scialla e poi splendi”
Federica Storace vive e lavora a Genova. Sposata, madre di due figli, insegnante, si dedica a varie iniziative di volontariato in campo educativo. Autrice dei romanzi “La famiglia non è una malattia grave” e “Banchi di squola”. Nel 2017 ha pubblicato con Editrice Elledici “Impossibili ma non troppo. Storie di cuore e fantasia”. Poi è stata la volta di Scialla e poi splendi, Pedrazzi Editore.
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Questo mio ultimo libro è una raccolta di storie di ragazzi e ragazze di oggi. Brevi ma intense, spalancano, davanti allo sguardo e nel cuore dei lettori, la quotidianità dei giovani dei nostri giorni. Tra sogni, attese, cadute, delusioni e la voglia di afferrare i loro sogni, i personaggi dei racconti arrivano a splendere pur in una società che li vorrebbe omologati e spenti.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Il mio amore per la scrittura è..nato con me. Ho sempre espresso la mia anima attraverso le parole. Ho iniziato con due romanzi autobiografici. Poi è stata la volta di “Impossibili ma non troppo”, Editrice Elledici, prima raccolta di storie scritta a quattro mani con Anna Maria Frison. Ora è iniziata la nuova avventura di “Scialla e poi splendi”, Pedrazzi Editore, altre storie, tutte da scoprire…
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Sono madre, insegnante e mi occupo di attività di volontariato in campo educativo. Le storie di “Scialla e poi splendi” sono sbocciate dalla mia esperienza quotidiana, dai ragazzi e le ragazze che ho conosciuto. L’ho scritto nei momenti liberi mentre anche io stavo vivendo un’esperienza difficile e mi sono ritrovata a riflettere su ciò che conta davvero quando tutto sembra crollarti addosso…
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
È un’aspirazione enorme ma apprezzo particolarmente Alessandro D’Avenia per la sua capacità di andare al cuore di ciò che narra e per la passione con cui trasmette messaggi positivi. Il libro..non so… Ogni libro è unico. È…figlio del suo autore. Non può assomigliare a nessuna altra opera…
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
“Come nelle Favole” di Vasco Rossi. È bellissima e parla di realtà e di desideri da realizzare o custodire nel cuore. Tesori preziosi per dar senso alla vita.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
#Scialla e poi splendi#
# Leggi e vedrai che ti sorprendi #
Afferra il tuo sogno soprattutto quando tutto sembra remarti contro.
E, anche ti sentirai sconfitto, rimarrà sempre l’amore a renderti una persona migliore.