Intervista a Natasha Cavallo, autrice de “Fili Sottili – Lo sguardo della morte”
Natasha Cavallo ha 29 anni, abita a Cuneo ed è laureata in Scienze dell’Educazione. Attualmente lavora come insegnante di sostegno.
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Definirei il mio ultimo romanzo, che poi è anche il primo, un thriller psicologico. È la storia di Dorian, un poliziotto, che si imbatte nel caso dell’omicidio di una giovane donna incinta, Sophie. Non sa ancora quanto le loro vite siano intrecciate e quanto la nostra mente sia composta da fili sottili, facili da spezzare, ma anche facili da sostituire…
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Il mio amore per la scrittura nasce in realtà da una grande passione per la lettura: fin da piccola ho sempre adorato perdermi tra le pagine dei libri, e, sebbene abbia sempre provato a scrivere delle storie mie, “l’incostanza costante” che mi contraddistingue si è rivelata un ostacolo non indifferente.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Proprio a causa dell’incostanza di cui ho parlato nella risposta precedente, ho impiegato quasi sette anni a scrivere il libro. Solitamente accadeva che la storia si accendesse e si svolgesse nella mia testa in perfetta autonomia (specialmente verso sera, in quanto fatico ad addormentarmi), come se stessi leggendo un racconto non mio; non sono io a trovare le parole, sono loro che trovano me.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Per quanto riguarda la storia, mi sono ispirata in particolare al film ‘Shutter Island‘; per quanto riguarda lo stile, tra gli autori che stimo di più spiccano Margaret Mazzantini, Khaled Hosseini e Guillaume Musso.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Sicuramente ‘Salvatore‘ di Lana Del Rey.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Ciao a tutti!! Spero vivamente che Fili Sottili possa coinvolgere ed emozionare almeno alcuni di voi… si accettano critiche 😉