Intervista a Silvia Pedri, autrice de “C’è vita sul pianeta”
Silvia Pedri è una libera esploratrice e comunicatrice.
Frequenta temi spirituali, gestisce un blog di crescita personale. Dipinge, fotografa, autoproduce ebook di romanzi e poesie, mp3 di musica e di meditazioni da lei create, e video in cui recita se stessa ed eventualmente canta. Ha sempre scritto ma questo è il suo primo romanzo.
Parliamo subito del tuo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
C’è vita sul pianeta è una storia d’amore e di trasformazione. Due idioti geniali inciampano nell’amore, spaccano l’incantesimo del destino e si ritrovano faccia a faccia con se stessi.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Scaturisce dalla necessità di esprimere cose urgenti e importanti, intense, poetiche, divertenti, dal desiderio di toccare il cuore delle persone attraverso la mia voce.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Un mese e poi un intero anno e poi un altro mese… ho deciso di pubblicare prima di andare in loop. La situazione stava facendosi pericolosa…
Dare vita a personaggi tanto intimi e veri è sempre un’emozione fortissima, una grande fatica creativa che è valsa la pena attraversare. Non nego che questo libro ha trasformato potentemente anche me che l’ho scritto.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Adorerei un mix tra Garcia Marquez e Salinger. Una voce poetica e sensuale ma anche ribelle, fresca, acerba. Non assomiglio né all’uno né all’altro ma mi sono avidamente nutrita di entrambi nel corso della mia vita e in comune abbiamo magia e ironia.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Beautiful Tango a volume moderato. 50.000 lacrime a palla.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Due idioti geniali inciampano nell’amore, spaccano l’incantesimo del destino e si ritrovano faccia a faccia con se stessi.