Ma le donne no di Caterina Soffici
Un libro coinvolgente questo di Caterina Soffici, il quale racconta alcune vicende scomode. “Come si vive nel Paese più maschilista d’Europa” è il sottotitolo del libro. Situazione sconfortante per una “guerriera” come la Prestigiacomo che finisce in lacrime, ma poi c’è la Carfagna e Veronica e Sara Tommasi e la Clerici e molte altre. Ognuna con la propria storia di maggiore o minore sconfitta. Anche per le donne che hanno scelto di esaltare l’immagine, come piace alla maggior parte degli uomini, anche per loro la vita non è facile e la lotta deve essere continua… non soccombere mai, almeno moralmente, e continuare a credere di avere ancora un ruolo, una voce, una posizione. Ma ciò che accade di buono per le donne in Italia non è nulla in confronto a ciò che accade negli altri Paesi dell’Occidente.
L’autrice non pretende di scrivere un rapporto sull’emancipazione o meno della donna, il suo è un libro che si legge come un romanzo, nelle storie che racconta sentiamo l’eco delle fatiche di molte donne che ogni giorno devono combattere per ritagliarsi il proprio posto e la propria dignità, cercando di superare quelle “parole che ritornano”, come le definisce l’autrice, che spesso confinano la donna in un ruolo di secondo ordine e qui deve stare, perché è nata per stare qui, nelle retrovie a supporto degli uomini che stanno invece al fronte, in prima linea. No, non si sta parlando di tempi lontani, si sta parlando di una mentalità che ancora abbondantemente circola nel nostro Paese.
Per dieci anni Caterina Soffici ha ritagliato articoli di giornali riguardanti le donne, finché ha deciso di liberarli dalla polvere e dare al pubblico questo libro capace di suscitare emozioni, anche forti in certi passaggi. Emozioni come rabbia, frustrazione, commozione, tenerezza, orgoglio… impossibile rimanere indifferenti.
Battaglie vinte e poi perse e battaglie ancora da ricombattere… una donna non può permettersi di sedersi e riposare, soprattutto in Italia. E viene ancora voglia di combattere, forti anche delle vittorie delle donne negli altri Paesi, cosiddetti civilizzati.
Caterina Soffici, di origine fiorentina vive a Milano. Ha lavorato per varie testate giornalistiche, ha collaborato a programmi televisivi e radiofonici. Scrive di cultura e attualità per “Il Riformista” e “Vanity Fair”.
Elisa Sanacore
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