Intervista a Maura Tesconi Greco di Valdina, autrice de “Le Signore dell’Acqua”
Maura Tesconi Greco di Valdina è scrittrice, studiosa ed esperta di archetipi e simboli, ricercatrice spirituale e olistica, docente di scrittura creativa. Ha fondato e diretto per nove anni una casa editrice. Autrice di numerosi romanzi fantastico-iniziatici, sentimentali e d’ambientazione storica. Ha introdotto in editoria il concetto e la denominazione di fantasy spirituale.
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
“Le Signore dell’Acqua” è il volume che preferisco dei tre che compongono la Trilogia di Harm; si tratta dell’episodio centrale. Anche se indipendente, direi auto conclusivo, questo romanzo è il cuore della storia. L’intera trilogia è una complessa opera fantastica, iniziatica e spirituale, creata per veicolare attraverso l’uso di un’attenta simbologia, contenuti che deliziano l’anima.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Scrivo dal 1977. Ho insegnato scrittura creativa per molti anni, dalle scuole materne ai licei. Ho fondato e diretto per 9 anni una casa editrice. Ora torno al mio primo amore: la scrittura fantastica e sapienziale. Sono decisamente una professionista, tuttavia, come autrice, le mie opere edite sono praticamente ancora sconosciute. Dire che scrivere è la mia vita, nel mio caso, non è frase fatta.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
L’intera Trilogia di Harm mi ha richiesto quasi sette anni. Per indole, per professionalità e per rispetto del lettore, ho sempre affinato molto la scrittura, attraverso la ricerca, la rilettura ripetuta, la correzione e la riscrittura “di testa” di ciò che dapprima è nato “di cuore”.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Se proprio vogliamo giocare, essendo una donna che crede fermamente nella reincarnazione e ha numerosi ricordi di vite passate, direi che forse scrivo ancora come ho sempre scritto. Solo che nelle epoche passate, le donne che scrivevano non avevano vita facile, e molte opere preziose sono andate perdute…
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Senza ombra di dubbio, l’album “Swaddling Songs” dei Mellow Candle e l’LP “Tudor Lodge” perché evocano le atmosfere surreali, celtiche e antiche che ho voluto riversare nell’intera Trilogia di Harm e ne “Le Signore dell’Acqua” in particolare.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Se desiderate che un libro vi apra cuore, mente, anima e vi riempia di energia dolce e benefica, forse dovreste leggere i miei romanzi. Se desiderate altro, invece no.