Intervista a Chiara Gozzini, autrice de “L’isola degli uccelli del Paradiso”
Chiara Gozzini nasce a San Miniato, un piccolo borgo storico a metà strada tra Pisa e Firenze, nel cuore della Toscana. Si innamora della lettura da piccola, quando scopre per caso le meraviglie nascoste tra le pagine dei libri. Nel corso degli anni comincia a scrivere, partecipando con successo a vari concorsi letterari con storie e racconti brevi. L’isola degli uccelli del Paradiso è il suo primo romanzo.
Parliamo subito del tuo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Il romanzo parte dall’idea che il nostro inconscio sia in grado di fare cose incredibili. Il protagonista lo scopre quasi per caso, durante un periodo passato in stato di coma. Al suo risveglio, le bizzarre visioni che ha avuto lo spingeranno a cercarne il significato. Da qui inizia una ricerca che lo porterà sempre più oltre, fino a intraprendere un viaggio nell’isola degli uccelli del Paradiso.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Il mio amore per la scrittura è nato piano piano, da solo. Ho sempre letto molto fin da piccolissima, anche più di un libro contemporaneamente. Le storie si sovrapponevano nella mia immaginazione e scrivere qualcosa di mio pugno mi è venuto naturale, quasi automatico.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
La stesura di questo romanzo ha richiesto più anni. L’ho lasciato e ripreso molte volte. Corretto, riscritto e modificato. Volevo che prima che facesse la sua uscita nel mondo, fosse davvero “pronto”. E per farlo dovevo essere pronta anche io. Quando lo “abbandonavo”, lasciandolo fermo per mesi, non era un addio definitivo. Sapevo che quando sarei stata pronta lo avrei terminato.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Un autore a cui aspiro di somigliare è Alessandro Baricco. Non per lo stile, perché il suo sarebbe inimitabile. Quanto per le idee singolari che ha. Mi ha sempre affascinato. Come lui, aspiro ad avere sempre delle idee fuori dagli schemi.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Interstellar di Hans Zimmer. Anche se il romanzo non ha a che fare con la fantascienza, questa colonna sonora è meravigliosa e, come il libro, parte piano per poi concludersi con un rush finale.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Vorrei esortare tutti i giovani alla lettura perché è un vero e proprio dono che non deve andare perduto. Ricordate, nessun film supererà mai la vostra fantasia. Mentre leggete potete immaginare qualsiasi cosa e visitare un mondo che sarà solo il vostro.