Intervista a Mauro Orsini, autore de “Il rosso di sera nel blu oltremare”
Mauro Orsini è nato a Grosseto nel 1963 e vive all’Argentario, è comandante di navi ed ha navigato in tutto il Mediterraneo nella sua carriera. Il suo primo romanzo “Il rosso di sera nel blu oltremare” è un thriller che attinge l’ispirazione proprio dal suo lungo navigare. Sempre però con i piedi per terra… anzi sul mare, continua il suo lavoro con professionalità e nelle notti ideali, scrive!
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Si tratta di un thriller di genere che amo definire soft, racchiude tutti gli elementi intriganti, necessari. Quattro persone ricevono in regalo un libro dalla “Cartolaia”,ma solo il tenente Alex Mari, leggendo il libro scopre fra le righe il coinvolgimento delle altre tre, le quali determinano il destino di un immigrato italiano, di ritorno da Cuba.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Scrivere è per me, fissare le emozioni, le idee. Che io ricordi, ho sempre avuto la mania di scrivere, prima ancora dell’avvento dei computer, riempivo pagine intere. Tuttora, alterno il computer alla penna. Molti di noi hanno appreso dalla scuola la passione per la scrittura, io sono uno di quelli. Tuttavia, per onestà, devo dire di aver aspettato troppo prima di scrivere un libro.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Un aneddoto lega la nascita del libro. Ero in mare di fronte a un tramonto bellissimo (Isla del Toro), che m’ispirò immediatamente il titolo. Scrissi in due mesi quasi la metà, poi per una distratta formattazione del Pc, cancellai il tutto. Non so come spiegarmelo, ma dovevo terminare quella storia! Ricominciai di nuovo, da capo, e oggi dopo un anno, finalmente è diventato un libro.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
In passato divoravo i libri di Wilbur Smith, allora leggevo l’avventura. Questo mi condizionò anche per la scelta dei film. Del resto fin da piccolo le avventure di Zagor hanno catalizzato la mia gioventù. Infatti possiedo ancora l’intera collezione. Oggi vorrei essere, per lo storico, un Umberto Eco, per i thriller un Dan Brown o un King, tanto stiamo scherzando…no?
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Darei sicuramente la carica con la colonna sonora de “Lo squalo”, tanto per tenere su la tensione nei momenti cruciali, mentre nei momenti soft, Indiana Jones.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Sono Greymau, emergente senza vergogna, sono fra tanti in cerca di me stesso, come voi nei social. Io mi esprimo scrivendo, immagino di non riuscire a raggiungere tutti, ma se soltanto uno di voi mi apprezza, per me è già una vittoria.