Intervista a Greta Ghiselli, autrice de “Il cuore della sirena”
Greta Ghiselli (Rovigo, 1990) si laurea a pieni voti all’Università di Ferrara, in Archeologia, e lavora come insegnante di scuola secondaria. Da sempre amante della scrittura, esordisce con il romanzo distopico “I sognatori” (2011, Edizioni La Gru), al quale seguono la raccolta di racconti brevi “Luci e ombre” (2015, Edizioni La Gru), e il giallo “Il cuore della sirena” (2018, Libromania).
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
È un romanzo d’avventura/giallo che vede protagonista Alessandro, docente universitario e archeologo. In una fase delicata della sua vita, l’uomo accetta di partecipare a una folle caccia al tesoro, organizzata dall’eccentrico miliardario inglese Lord Burton: dovrà trovare “il cuore della sirena”. Ma non sa che metterà a repentaglio la sua stessa vita: il misterioso cuore nasconde dei segreti…
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Non saprei dire come sia nato, perché mi ha sempre accompagnata: ricordo che, da bambina, ho scritto in un tema che il mio più grande sogno era quello di vedere un libro con il mio nome in copertina sullo scaffale di una libreria. Alle scuole medie poi una professoressa mi ha spronata a scrivere racconti, dicendomi che ero portata, e da lì non ho più smesso!
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Ci ho messo molto, quasi un anno, perché faticavo a trovare il tempo: con una bambina piccola che non dormiva mai, a casa era arduo dedicarmi alla scrittura. All’epoca lavoravo presso una mostra d’arte, così mi sono ingegnata: nei momenti in cui non c’erano visitatori mi rifugiavo in uno stanzino non accessibile al pubblico, con il portatile, e scrivevo nella penombra!
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Adoro Stephen King, anche se il paragone è quasi blasfemo! Ha uno stile coinvolgente, lineare e scorrevole: vorrei somigliargli nella sua capacità di coinvolgere totalmente il lettore, con una sintassi né troppo semplice, né inutilmente complessa. Per quanto riguarda la trama, chi ha letto le mie precedenti pubblicazioni sa che amo cambiare genere: non saprei trovare un autore di riferimento.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Questa è una domanda difficile, perché da lettrice preferisco il silenzio a qualunque sottofondo: finestra aperta, canto delle cicale, rumore dei motori in lontananza e una totale immersione nel libro. Invece quando scrivo, se le circostanze lo permettono, ascolto volentieri la musica. E visto che il mio sottofondo favorito è sempre David Bowie, consiglierei il Duca Bianco!
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Ciao a tutti! Se vi va di provare qualcosa di nuovo, leggete il mio romanzo: vi sfido a indovinare il finale … non mancheranno i colpi di scena!