Intervista a James Francis L. Keeric, autore de “La singolarità dell’asteroide binario: gli amanti di Sisifo”
James F. L. Keeric è un appassionato lettore di fantascienza, genere del quale ama anche il cinema. Dopo la laurea si è sempre occupato, e si occupa tutt’ora, di comunicazione e di formazione scientifica. “La singolarità dell’asteroide binario” è il suo il primo romanzo ed è anche la prima parte de “Gli amanti di Sisifo“ collana della quale sta scrivendo il secondo capitolo.
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
È un romanzo di fantascienza ambientato in un futuro relativamente prossimo (2250). Hasch, Jack e Iris si trovano ad affrontare il traffico della prima droga extraterrestre, una scoperta incredibile su un’asteroide e tutti i problemi della vita comune: amori, litigi ed incontri. Il loro ritrovamento è destinato a cambiare molte cose, ma la prima difficoltà sarà gestirne le immediate conseguenze.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
È strano, ho iniziato a scrivere mentre attendevo l’uscita dell’ultimo capitolo di una serie che seguo con molto interesse. Così ho scoperto che mi piace, che mi fa sognare ad occhi aperti e mi permette di raccontare alcune delle emozioni dalle quale mi lascio trasportare. Ho una cultura di tipo scientifico e mi sono sempre occupato di comunicazione in questo ambito, rivolta anche a non esperti.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
L’ho scritto in due fasi. La prima è durata cinque, sei mesi. Ho scritto molto, in modo anche disordinato ma ho tracciato la storia. La seconda, più intensa, è durata quattro mesi ed è stata quella che mi ha fatto rifinire e rendere la storia migliore, almeno secondo me. Tra le due fasi, sei mesi nei quali non ho scritto. Scrivo all’alba, in divano, col pc sulle ginocchia.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Mi piacciono tantissimo i libri di James Corey, la serie Expance. In un paio di recensioni su Amazon hanno scritto che il modo in cui scrivo ricorda quello di Corey. Ricorda da lontano, aggiungerei io, ma mi ha fatto molto molto piacere saperlo. Mi piacerebbe riuscire a rendere allo stesso modo il punto di vista dei personaggi, i loro sentimenti e come gli eventi si incastrano con essi.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Spesso, mentre guido, ascolto la colonna sonora di Interstellar e quella di Arrival. Di frequente, ascoltandole, mi sono venute idee relativamente alla storia che stavo e che sto scrivendo. Direi quindi quelle due canzoni.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Mi rivolgo a voi che leggete tanto: provate a scrivere. Iniziate con qualcosa che avete dentro, qualcosa che vorreste, o che avreste voluto raccontare ma non ne avete mai avuto il coraggio. All’inizio sarà strano, ma poi vi piacerà.