Intervista a Enzo Delle Monache, autore de “Le ali di Eleonora”
Enzo Delle Monache nasce 50 anni fa. Diventa ingegnere e gira il mondo. Ama le arti in tutte le forme ed espressioni. Per stare con la famiglia torna in Abruzzo e apre un bar in cui mette i libri al posto delle slot machine. Scrive il suo primo romanzo cinque anni fa, per caso, e non riesce più a fermarsi. Costituisce l’associazione culturale LIBEReMENTI con la quale dà vita all’ABRUZZO BOOK FESTIVAL. In questa intervista ci parla del suo Le ali di Eleonora.
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Autolesionismo e disagio adolescenziale in un romanzo breve che racconta la storia di una donna che assiste, dodicenne, all’uccisione della mamma da parte di un compagno. Da quel dramma, laggiù nel passato, si sviluppa un complesso e doloroso cammino che conduce la ragazza verso la catarsi finale. La luce in fondo al tunnel.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Nasce per caso. Dopo anni di letture … all’improvviso ho iniziato a scrivere ed è stato come se non avessi mai fatto altro. Adesso è viscerale il piacere di raccontare e condividere le emozioni che nascono in me intorno a episodi che premono per essere raccontati!
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
L’ho inuziato due anni fa! Poi, quando ero più o meno a metà, mi sono bloccato! Una sorta di pudore, di timore, di rispetto per i protagonisti che stavano diventando personaggi, mi ha fermato! …poi durante una vacanza, in solitaria sul lago di Garda, il libro è venuto fuori da solo. Mentre il sole colorava di rosso il manto del lago appena increspato della sera.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Ho un modo di descrivere gli spazi e le atmosfere molto ricco di dettagli, verista! Probabilmente il mio modo di raccontare ricorda lo stile e le ambientazioni di Silone.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Starway to even, Impressioni di Settembre, I’m on fire …. a seconda dei momenti del libro.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Prendete per mano la piccola Giulia e rassicuratela! È un cammino difficile e oscuro il suo. Ha paura.