Intervista a Roberta Guidetti, autrice de "Vite in Circolo" Intervista a Roberta Guidetti, autrice de "Vite in Circolo"

Intervista a Roberta Guidetti, autrice de “Vite in Circolo”

Vite in circolo

Roberta Guidetti è nata a Reggio Emilia nel 1968. Ex impiegata notarile, scrive da sempre. Le sue passioni sono tante: cinema, teatro, fotografia, collezionismo, viaggiare in camper con la sua famiglia e la buona compagnia degli amici. Vite in Circolo è la sua prima esperienza editoriale.

Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

Dopo il letargo invernale si risveglia la realtà di un circolo, un mondo a parte, un Grande Fratello all’aria aperta. Tra quadretti divertenti si delineano i profili dei soci le cui “vite in circolo” si intrecciano all’ombra degli alberi, fra l’erba dei prati, sui campi da tennis e a bordo piscina. Il circolo diviene l’ombelico del mondo dove tutto inizia e termina nell’arco di una sola estate.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

L’amore per la scrittura nasce nella solitudine della mia infanzia, della mia adolescenza. Nasce dal bisogno di esternare i miei pensieri, le mie emozioni, di lasciare una traccia di me a testimonianza del mio valore e delle mie capacità. Un modo per dire al mondo “Ehi ci sono anch’io!”.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

In un tardo pomeriggio di fine estate passato al circolo che frequento ho ripensato alle immagini impresse nella mia mente della stagione appena finita e ho deciso di raccoglierle e descriverle in un libro. Ho trascorso l’autunno e tutto l’inverno rintanata in un angolino della mia mansarda intenta a scrivere sul portatile che si trova sulla mia scrivania davanti ad una finestra.

LEGGI ANCHE:  Intervista a Federico Mazzi, autore di “Note stonate di un carillon nella notte”

Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

Nello stile mi piacerebbe riuscire ad assomigliare, anche solo in parte, a Luca Goldoni impareggiabile giornalista di costume, maestro della poetica e delle piccole cose. Con il mio libro mi piacerebbe riuscire a strappare sorrisi e commenti grazie alla descrizione, appunto, di piccole realtà quotidiane.

Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

Dal momento che il mio libro tratta, comunque, di una realtà calata in in una dimensione di relax e divertimento mi piacerebbe pensare alla sigla del telefilm “Happy days”. Tutti noi, nelle nostre “vite in circolo” viviamo dei giorni felici ma, a volte, purtroppo, non ce ne rendiamo conto e, forse, una musica vivace potrebbe aiutare.

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

Per me la scrittura è una ragione di vita: è la mia anima che prende forma e quando qualcuno legge ciò che scrivo ecco che l’anima prende il volo.

Autore: Redazione

Condividi Questo Post Su