Intervista a Marco Trogi, autore de “L’Orco”
Marco Trogi nasce a Pisa nel 1961. Si diploma nel 1980 presso l’Istituto d’Arte Stagio Stagi a Pietrasanta, quindi nel 1980 presso il Centro Regionale Organizzazione Studi di Informatica Applicata di Ferrara. In questa intervista ci parla del suo L’Orco.
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Tratta un argomento molto delicato: le insidie e i pericoli nascosti nei social network. È un romanzo giallo, un thriller che nasce da una vicenda che io ho vissuto purtroppo sulla mia pelle come genitore ma che per fortuna, dopo tanta paura e grazie alla collaborazione delle forze di Polizia, ha avuto un lieto fine.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Nasce appunto da questa esperienza, vissuta qualche anno fa. Pubblicai questo libro nel 2011, col titolo “Persone che non c’erano”, senza una precisa cognizione di causa. Dopo quell’esperienza ho scritto altri due libri e oggi, vista l’attualità dell’argomento, ho voluto rivedere, approfondire e ripubblicare questo mio primo lavoro con il titolo: “L’Orco”.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Per scriverlo, circa tre mesi, altrettanti per rivederlo, aggiornarlo e ampliarlo nei dettagli. Amo scrivere la notte, quando il mondo si riposa e non fa rumore.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Non credo di assomigliare a nessuno scrittore anche perché, io stesso, non mi definisco uno scrittore, casomai, preferisco definirmi come una semplice persona che alla sera si siede davanti a un caffè, accende una sigaretta e cerca di capire.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Direi qualcosa di soft e intrigante, della Fusion.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
È un predatore, il suo territorio di caccia è la rete. Fai attenzione, ti prego, non accettare l’amicizia da chi non conosci veramente. Te lo dico perché io so cosa vuol dire lottare, per strappare una persona che ami dagli artigli di un Orco.