Intervista a Nadia Spezzati, autrice de “IO. La ricerca di un sogno”
Nadia Spezzati nasce nel 1980 in provincia di Torino. Consegue il diploma socio-psico pedagogico e poi si laurea in giurisprudenza. Attualmente è insegnante presso una scuola primaria paritaria. Ha pubblicato due racconti: Dominus (2014),classificato terzo al concorso letterario nazionale “Gocce d’inchiostro” e IO.La ricerca di un sogno (2018).
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Si tratta di un racconto, genere narrativo. Lara, ragazza giovane e benestante, è intrappolata in un modello di vita che non le appartiene. Soltanto l’incontro con “un ragazzo di strada” la salverà costringendola finalmente a seguire le sue vere passioni.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Inizio a scrivere una decina di anni fa, per gioco e per esprimere malinconie, tristezze, che a volte occupano momenti della vita di tutti noi. Lascio per lungo tempo il mio primo manoscritto in un cassetto…fin quando, anni dopo, non decido di partecipare ad un concorso letterario nel quale mi son classificata al terzo posto.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Ritengo sia più importante l’ispirazione anziché il luogo fisico in cui si scrive. Mi trovavo a Roma per la premiazione del mio primo racconto, quando, ad un certo punto, lungo il tragitto a piedi che mi recava al luogo, ho notato un individuo molto particolare. Ecco, lui è stata la scintilla che ha dato vita al racconto.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Mi piace la naturale “sfrontatezza ” e genuinità di Alda Merini. Nonostante le sue opere siano state perlopiù incentrate sulla poesia, io ritengo che il contenuto delle stesse possa essere tranquillamente traslato in uno stile di scrittura narrativo. Ho cercato, nel mio testo, di essere il più “reale “e “vera” possibile, cercando di trasmettere la sensazione al lettore di “toccare con mano” la realtà.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
“La cura di Battiato…L’Io che parla ad ogni lettore…
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
“Essere se stessi ” è la completa affermazione di sé, la più difficile, la più farraginosa. “IO. La ricerca di un sogno” è la storia di ognuno di noi; è il nostro bisogno di ESSERE in una società che ci intrappola sempre più spesso in stereotipi.