Intervista a Diego Segreto, autore de “Kalasarna”
Diego Segreto ha collaborato per tanti anni con una importante società di bioingegneria. Ha svolto nella sua vita molteplici esperienze lavorative. Attualmente è occupato nel settore di urbanistica in un Comune in qualità di tecnico. Ha scritto quattro romanzi e vinto un importante premio letterario. La sua ultima fatica, appunto, Kalasarna.
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Kalasarna è un luogo esistente e lì c’è un elefante in pietra e un guerriero, vestigia di 2300 anni fa. Un maestro in pensione forma un “cenacolo” di studenti in erba, proprio ai piedi dei due giganti in pietra e una magica simbiosi lega il vecchio maestro con i ragazzi di Kalasarna. Si avvicendano narrazioni e gesta del re Pirro e di gloriosi legionari fino alla scoperta di un tesoro.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Il fuoco della scrittura ha incendiato la mia anima nel lontano 2005. Il mio primo romanzo è stato “Perché Barabba – da Weimar al Terzo Reich”. Una testimonianza imperitura al fiorire del nazismo durante Weimar.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Kalasarna è un mondo antico, cristallizzato nell’ambra della Storia millenaria della Magna Grecia, dove i suoi giganti in pietra hanno stimolato la mia fantasia. Una società agricola, oggi immersa in una società globalizzata e “liquida”.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Umberto Eco. Un autore che sa miscelare storia e fantasia. Fermo sulla storiografia del passato, coniuga i suoi personaggi in modo mirabile nella cornice degli eventi, e con la sua scrittura fa in modo che il lettore viaggi nella macchina del tempo nell’universo fantasmagorico del proprio onirico
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Non saprei. Odissea nello spazio.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Leggere un libro ti rende vivido di sentimenti, e, con esso, viaggerai in contrade del mondo, altrimenti, sconosciute e inesplorate. Vivrai ovunque la tua immaginazione vorrà.