Intervista a Raffaella Papaccioli, autrice de "Con un uomo accanto" Intervista a Raffaella Papaccioli, autrice de "Con un uomo accanto"

Intervista a Raffaella Papaccioli, autrice de “Con un uomo accanto”

Con un uomo accanto

Raffaella Papaccioli nasce a Napoli in una clinica di Secondigliano. A quattordici anni inizia a scrivere romanzetti rosa, poi abbandona per dedicarsi agli studi universitari. Qualche anno fa ha pubblicato il suo primo libro Con un uomo accanto col quale vorrebbe catturare il suo pubblico e diventare famosa nel mondo intero.

Parliamo subito del tuo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

Il libro parla di una ragazza, Aila, che in cerca della sua anima gemella ne passerà di tutti i colori.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Scrivo dall’età di quattordici anni e amo molto leggere anche. Da piccola credevo che da grande avrei fatto la scrittrice. Ora resta solo un hobby, un’attività secondaria. Ho voluto pubblicare il libro per vedere se riuscivo a conquistare il mio pubblico. Mi sono resa conto che non è facile, ma ci ho provato.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

Anni. Poi ho seguito un corso on line su come fare un ePub. Mi sono lasciata prendere e per esercitarmi ho usato uno dei miei romanzi. Ho conseguito l’attestato e subito dopo ho deciso di pubblicarlo.

Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

Io ho uno stile tutto mio, ma vorrei diventare famosa come tanti altri tipo Sveva Casati Modigliani. Lo so che non è facile, ma mi piacerebbe.

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Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

Probabilmente una colonna sonora strumentale, molto dolce.

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

Leggete il libro. E’ anche ironico. Ne vale la pena. Mi ci è voluto tempo per scriverlo ora impegnatevi a leggerlo.

Autore: Redazione

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