Intervista a Graziano Mantiloni, autore de "Il cuculo e la strega" Intervista a Graziano Mantiloni, autore de "Il cuculo e la strega"

Intervista a Graziano Mantiloni, autore de “Il cuculo e la strega”

Il cuculo e la strega

Nato a Castel del Piano (GR), Graziano Mantiloni vive a Grosseto. Ha pubblicato saggi e racconti e una decina di romanzi, ultimo dei quali Il cuculo e la strega.

Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

Un poliziesco ambientato in Maremma. Thila Amoruso, salentina, giovanissima vice commissaria, viene trasferita a Grosseto e si trova subito a risolvere casi apparentemente slegati tra loro, che riguardano donne.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Ho sempre avuto il piacere di raccontare e credo che il mondo in cui viviamo debba essere la fonte principale di ispirazione. Quando scrivo mi diverto e spero sempre che anche il lettore si contagi.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

Quando ho iniziato a scrivere questa storia “andava di moda” sulle tv e giornali di parlare di maternità surrogata, utero in affitto, mamme a sessanta anni, insomma un figlio a tutti i costi. Così ho iniziato a fare dei disegnetti dei personaggi principali e ho iniziato a scrivere bozze. In due mesi il libro era pronto. Poi andava pettinato. Un’operazione durata tre anni.

Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

Amo scrittori come Tozzi, Cassola, Camilleri, ma non aspiro a somigliare ad alcuno. Ho il mio modo di raccontare che continuamente cerco di evolvere e migliorare. Per dirla con Van High “scrivo per imparare a scrivere”.

LEGGI ANCHE:  Intervista a Chiara Maria Bergamaschi, autrice di “Lo sguardo oltre”

Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

Musica classica, Beethoven.

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

Con piacere ho scritto il libro, divertendomi e riflettendo su alcuni temi del nostro mondo strampalato. Spero che anche i lettori si divertano e riflettano altrettanto.

Autore: Redazione

Condividi Questo Post Su