Intervista a Matteo Farneti, autore de "L'Età Dei Profeti" Intervista a Matteo Farneti, autore de "L'Età Dei Profeti"

Intervista a Matteo Farneti, autore de “L’Età Dei Profeti”

L'età dei profeti

Mi chiamo Matteo Farneti e ho 38 anni. Sono un grande appassionato di Cinema, Musica e Letteratura. Per vivere gestisco una startup – un ecommerce che vende prodotti di alta sartoria, esclusivamente online – ma da sempre sono ossessionato dalla scrittura. L’Età Dei Profeti è il mio primo romanzo. Lo trovate su Amazon, sia in ebook che in cartaceo, oppure scrivendo a matteo.farneti1980@gmail.com“. Si presenta così l’autore protagonista di questa intervista. 

Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

L’Età Dei Profeti è un romanzo con elementi legati al thriller. E’ la storia di due amici che si incontrano dopo anni. Mattia e Nicola. Mattia è un libraio, Nicola figlio di un banchiere – Marcus Goldberg. Quando Marcus esce di scena, l’impero di GoldbergBank passa nelle sue mani, e in quelle della sorellastra, Anna. Inizia una lotta per il potere, in cui viene coinvolto anche Mattia.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Forse quando ho letto “A Sangue Freddo” di Truman Capote. Ricordo che ho chiuso quel libro e ho pensato – sarebbe splendido riprodurre anche solo una goccia, un grammo di tanta bellezza. Oppure dopo quell’incidente in macchina, sul Lago Maggiore. Ho rischiato di morire. Quella notte sono tornato a casa e non ho chiuso occhio. Così, per combattere l’insonnia, ho cominciato a scrivere un racconto.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

Per scrivere “L’Età Dei Profeti” ho impiegato quasi due anni. L’ho creato guidato dall’istinto, seguendo una traccia piuttosto esile. Il libro infatti si è trasformato fra le mie mani, diventando, alla fine, qualcosa di completamente diverso. In genere – quando il lavoro me lo permetteva – ci lavoravo la notte, fino all’alba. Da anni soffro di insonnia e questa ne è una naturale conseguenza.

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Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

Se devo scegliere uno scrittore, quello che mi ha influenzato di più – e a cui vorrei assomigliare, anche se è difficilissimo – è certamente Truman Capote. Adoro il suo stile veloce, fruibile, eppure di una bellezza senza eguali. Le trame dei suoi libri – a cominciare da Sangue Freddo – sono un vertice ineguagliato nella letteratura del Novecento.

Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

Scrivendo “L’Età Dei Profeti” ho pensato spesso a Nick Drake (in particolare Pink Moon), i R.e.m. (che sono citati in una frase, con Daysleeper), e altri artisti come Guns’n’Roses, Leftfield, Caribou e Chemical Brothers.

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

Miei cari amici, un caro saluto a tutti voi! Spero che il mio libro potrà darvi qualche emozione. E’ forse l’unica ragione per cui l’ho scritto, oltre alla mia passione per la scrittura.

Autore: Redazione

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