Intervista a Jada Rubini, autrice de “Dall’altra parte della paura”
Jada Rubini è una giovane studentessa, nata nel 1997, diplomata al liceo classico Carlo Bocchi di Adria, attualmente frequentante il secondo anno di filosofia presso l’Università degli studi di Padova. Ha iniziato giovanissima a partecipare ai concorsi letterari. A 11 anni ha vinto il suo primo concorso provinciale, a 16 il suo primo concorso europeo. Nel 2016 è uscito il suo primo libro.
Parliamo subito del tuo libro Dall’altra parte della paura. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Il mio libro è un racconto verosimile che narra attraverso le peripezie della protagonista Arianna ciò che un po’ tutti gli adolescenti cercano di fare in questa fase di passaggio della loro vita: tagliare i ponti con i propri genitori. In particolare nel mio libro viene analizzata la figura genitoriale femminile, quindi è messo in chiara luce il rapporto madre-figlia. C’è molto del mio vissuto.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Scrivo da quando ho imparato a scrivere. Non ricordo un solo giorno in cui la scrittura non abbia fatto parte della mia vita. Da piccola tenevo un diario in cui raccontavo la mia giornata. Crescendo ho iniziato a partecipare ai concorsi letterari e sono arrivata a vincere premi a livello europeo. Mi sento onorata e fortunata ad avere questa passione. È un desiderio innato che mi fa respirare.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Questo libro nasce dal desiderio di mettere nero su bianco il rapporto burrascoso che ho avuto con mia mamma e per chiudere finalmente un capitolo importante della mia vita. È stato un lungo viaggio, non privo di crolli e ripensamenti, ma la sensazione finale di aver ricevuto assieme al dolore di un’adolescenza difficile un dono importante da condividere ha ripagato ogni sacrificio.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Khaled Hosseini è il mio grande amore e la mia maggior fonte di ispirazione. Ho letto tutti i suoi libri e ne consiglio vivamente la lettura. Penso di assomigliare a lui per l’accostamento quasi immediato di emozioni contrastanti come la gioia e il dolore, l’amore e l’odio, la pace e la guerra. Inoltre a entrambi piace giocare con le varie dimensioni temporali. Sogno di conoscerlo un giorno.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Penso che come colonna sonora sceglierei la canzone “Ogni istante” di Elisa perché racchiude in sé le emozioni che porta la scoperta di una vita nuova dopo tutte le difficoltà che la vita ci mette davanti.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Abbiate cura delle vostre difficoltà e non dimenticate mai le emozioni che le hanno accompagnate, sarà meraviglioso dopo sentire il contrasto.