Intervista a Joe Lake, autrice de “Cannibalism”
Giornalista freelance e una laurea in lingue e letterature straniere, Gessica Rampazzo, in arte Joe Lake, ha scritto quattro romanzi che spaziano dal thriller puro come Mr. Bonnet al thriller storico (Il Teschio di Baphomet) al thriller fantasy Virtual Life – realtà parallele fino a ritornare oggi con questo suo nuovo romanzo dal titolo Cannibalism.
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Il mio ultimo romanzo è un thriller, intitolato Cannibalism, che come si può capire già dal titolo, ha come protagonista un serial killer cannibale, anche se definirlo banalmente ‘serial killer’ non mi piace molto, perché in un certo senso si comporta come un ‘giustiziere del male’.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Un amore grande è per me la scrittura, iniziato fin da giovanissima, ma che si è concretizzato solamente di recente. Quando ero bambina immaginavo un numero infinito di storie che però non riportavo sulla carta. Ho cominciato a scrivere dei racconti per partecipare a dei concorsi letterari; non sono stati i premi, bensì il giudizio entusiastico degli amici ad incoraggiare la mia scrittura.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Di solito impiego un anno o anche più per scrivere i miei romanzi e anche il mio ultimo “Cannibalism” non ha richiesto meno tempo. Molte ricerche ho fatto per le ambientazioni del romanzo, tra gli antichi palazzi veneziani e sulla maledizione che incombe su Palazzo Dario dove vive uno dei miei personaggi principali: l’avvenente, ma sfortunata, psichiatra Alvares.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Mi risulta difficile rispondere a questa domanda poiché per ogni romanzo che ho scritto e, con questo mio ultimo sono al quarto, mi sono ispirata ad un autore diverso: lo stile di Raymond Chandler per il mio romanzo dal titolo Mr. Bonnet, Dan Brown per Il Teschio di Baphomet, diversi autori fantasy per Virtual Life e Thomas Harris per Cannibalism.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Sicuramente per questo libro consiglierei la canzone “Georgia on my mind” di Ray Charles. Anche se una canzone così suadente potrebbe sembrare stridente, quasi un paradosso per un romanzo thriller con alcuni tratti macabri, non è affatto così. Questa canzone ha un significato particolare nella storia e racchiude la chiave di quest’ultima.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Cannibalism è un libro da divorare in un solo boccone che vi lascerà un soddisfacente retrogusto di suspense e follia!