Intervista a Andrea Simone, autore de “Due uomini e una culla”
Andrea Simone, giornalista e blogger, nasce nel 1974 a Milano. Poco più che ventenne, inizia a lavorare come speaker radiofonico dei notiziari. Parallelamente fa un po’ di doppiaggio e nel 2005 supera l’esame di Stato da giornalista professionista. E’ attivo principalmente sul web, ha collaborato con Repubblica.it e Corriere.it ed è curatore responsabile del blog Teatro.Online.
Parliamo subito del tuo libro, Due uomini e una culla. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Faccio il giornalista e il blogger. “Due uomini e una culla” è il mio primo libro: è la storia di mia figlia Anna, avuta con il mio coniuge Gianni e nata in California grazie alla gestazione per altri. E’ scritto sotto forma di diario, copre il periodo tra il 2012 e il 2016 e dentro c’è tutto. Ogni cosa risponde a verità: emozioni, paure, ansie, aspettative, lotte politiche, gioia e notti insonni.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
L’ho sempre avuto. L’ho ereditato da mio padre, giornalista anche lui. A scuola i miei temi erano sempre molto apprezzati e così, una volta diventato adulto, ho deciso di seguire le orme paterne. Mi occupo di informazione generalista e curo un blog dedicato al teatro con interviste ai principali protagonisti della scena milanese.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Tanto, più di quattro anni. Ho scritto le cose man mano che succedevano, proprio come si fa con un diario. Ho voluto scrivere questo libro proprio perché volevo mettere su carta le emozioni legate alla genitorialità esattamente come le avevo vissute in quel preciso momento, perché magari con il tempo si sarebbero un po’ sbiadite.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Il mio non è il primo libro sull’omogenitorialità. Claudio Rossi Marcelli ha scritto “Hello Daddy”, Michele Giarratano “Luca ha due papà” e Giulia Gianni “Stiamo tutti bene”. Loro mi hanno ispirato, ma non condizionato. Il mio libro è molto diverso dai loro, che peraltro sono tutti e tre bellissimi.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Whitney Houston tutta la vita. E’ la mia cantante preferita e ne parlo anche nel libro. In particolare c’è una sua canzone che amo molto, “Greatest love of all”, con una frase che vuole essere un augurio per tutti: “Let the children’s laughter remind us how we used to be” (“Lasciate che la risata dei bambini ci ricordi com’eravamo”).
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
“Due uomini e una culla” è una dichiarazione d’amore al mio coniuge Gianni e a nostra figlia Anna. Spero che lo leggiate e che vi piaccia! Grazie a tutti!