Intervista a Francesca Marchesani, autrice de "Dio salvi la vagina" Intervista a Francesca Marchesani, autrice de "Dio salvi la vagina"

Intervista a Francesca Marchesani, autrice de “Dio salvi la vagina”

Dio salvi la vagina

Francesca Marchesani fa la cameriera in un fast food. Prima di iniziare il turno legge in spogliatoio tantissimi libri per immergersi in un mondo parallelo in cui non deve lavorare per vivere. Ha cominciato a scrivere per lo stesso motivo, fuggire dalla realtà, e pubblica i suoi romanzi per fare in modo che qualcuno riesca a scappare insieme a lei. In questa intervista ci parla del suo Dio salvi la vagina

Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

Dio salvi la vagina mi piacerebbe definirla una raccolta di racconti erotici, ma è molto più di questo. E’ uno specchio in cui qualsiasi donna (mi rivolgo a un pubblico di lettrici prevalentemente) può riflettere e rendersi conto di non essere sola. Quando pensi di essere una pazza ad avere certi pensieri, o quando ti senti la più disperata del mondo perché certe cose capitano solo a te.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

L’amore per la scrittura nasce dall’amore spassionato e maniacale per la lettura di ogni genere. Poi a volte ci sono pensieri o frasi che non puoi tenere più dentro e l’unico modo di farli uscire dalla testa è buttarli su un foglio bianco. E quel bianco è talmente accecante che cerchi di riempirlo il più possibile.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

Questo libro è nato di getto. Avevo due settimane di ferie ad agosto, e mi erano successe tantissime cose contemporaneamente che mi avevano buttato davvero tanto giù. E lì ho cercato di domandarmi quale fosse stato l’elemento scatenante di tutta questa discesa nel baratro. Sono risalita in superficie per cominciare dall’inizio. In un mesetto ho buttato fuori tutto, rapidamente perché doveva uscire.

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Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

Il mio stile mi hanno detto che è molto simile a quello di Andrea G. Pinketts, io adoro il suo essere tragicomico per ogni cosa, e spero presto di adeguare questo stile anche per un giallo.

Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

Io non sono solita ascoltare molta musica mentre leggo o scrivo, mi distrae. Quindi suggerirei della melodia semplice, senza parole per evitare di confondere le idee. Qualcosa tipo Buddha bar o musica classica.

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

Dio salvi la vagina salva anche delle vite. Il 10% del prezzo di copertina va in beneficenza ad un’oasi felina, fa ridere e fa anche bene. Servono altri motivi?

Autore: Redazione

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