Intervista a Mattea Rolfo, autrice de "Palindromi" Intervista a Mattea Rolfo, autrice de "Palindromi"

Intervista a Mattea Rolfo, autrice de “Palindromi”

Palindromi

Mattea Rolfo è una docente delle superiori di Torino che si diletta di scrittura sul suo blog Spigoblog da undici anni e che ha scritto vari libri che non ha mai ritenuto opportuno pubblicare. Palindromi è il suo primo libro edito.

Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

Il libro è un romanzo di (de)formazione, con influenze “red herring”. Il titolo originale era “Ciò che deve accadere”, ed infatti tratta ciò che deve accadere, ciò che realmente accade e ciò che si ipotizza accada. I protagonisti sono Otto e Anna: l’evoluzione delle loro vite è un Tetris: il gioco inizia nel 1978 e i pezzi scendono sempre più complessi da incastrare e veloci.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Da quando ho capito che la scrittura serviva per inventare storie e renderle leggibili, l’ho sempre fatto. Fin dalle elementari avevo vecchie agende che riempivo di storielle e osservazioni, poi è nato il mio blog che è una continuazione ideale delle suddette agende.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

Ho impiegato sei anni. Alcuni periodi erano di riflessione e immersione nei personaggi, altri di scrittura, altri ancora di revisione. Ho cercato di divertirmi in ogni parte scritta e riletta. Se non era piacevole per me, cancellavo tutto, perché non avrebbe mai potuto esserlo per i lettori.

Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

Mi piace molto lo stile immediato e allegro di Ammaniti, anche se il mio idolo indiscusso è Calvino. Amo la sua sperimentazione letteraria, la ricerca di una fusione tra letteratura e altre scienze, e mi piace inventare stratagemmi per i lettori, che li colgano o meno, in modo che possano leggere a più livelli, arte in cui Calvino è maestro (e io alunna alle prime o al massimo seconde armi).

LEGGI ANCHE:  Intervista a Chiara Maria Bergamaschi, autrice di “Lo sguardo oltre”

Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

Ognuno metta la sua musica preferita, così si godrebbe di più la lettura. Io cosa sceglierei per leggermi? I Giulia’s mother.

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

Se non sapete cosa portarvi al mare, consiglio Palindromi: fluido e scorrevole, non vi cambierà la vita, ma se avrete voglia potrà diventare anche, all’occorrenza, oltre che un libro da spiaggia, anche un libro da panchina all’ombra delle palme.

Autore: Redazione

Condividi Questo Post Su