Intervista a Bernard Yabre, autore de “Rewind “
Bernard Yabre è un ragazzo di 19 anni. È nato in Burkina Faso ma vive da 14 anni a Forlì in Emilia-Romagna Romagna. Attualmente studia Scienze della formazione primaria all’università di Bologna. In questa intervista ci parla del suo Rewind.
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
È un libro che parla d’amore, di amori che nascono, di amori che finiscono, di amori che non sono amori. Rivela i nostri sentimenti più nascosti, quelli più intimi, le nostre fragilità. È un romanzo rosa costituito da una serie di storie brevi. I racconti sono tutti collegati tra loro, alcuni in modo più palese, altri meno e il titolo (in inglese ‘riavvolgimento’)è un invito a ricostruire il tutto.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Iniziai a scrivere a 12 anni perché mi ero infatuato di una ragazza, le scrissi una serie di poesie per dichiararmi, inutile dire che non funzionò. Ma avevo trovato un modo per esprimermi e quindi continuai. Passai alla prosa intanto. Col tempo scrivere diventò una necessità, una valvola di sfogo. Ora non più, ora lo faccio per comunicare qualcosa a chi mi legge, suscitare delle emozioni.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Ci ho messo circa un anno, ho fatto tutto con calma. Solitamente scrivo la sera, prima di andare a dormire steso sul letto con il pc. Poco professionale forse. Ah, e come sottofondo attacco “River flows in you” di Yiruma. Lo ascolto tante di quelle volte che mi dà alla testa. Sono anche un tipo all’antica però, scrivo volentieri con carta e penna. Mi piace vedere l’inchiostro scorrere sulla carta.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Non mi accosterei a nessuno scrittore, sono semplicemente me stesso. Mi piace molto Bukowski, è il mio scrittore preferito. La sua storia è inoltre molto simile alla mia, però abbiamo reagito in modo diverso, e questo si ripercuote nel modo di scrivere. Mi piace molto il verismo in generale però, come quello di Verga, ma sono molto lontano da Verga e non so neanche se voglio somigliargli.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Credo sempre “River flows in you” di Yiruma. Dopotutto è quella che mi ha accompagnato per gran parte della stesura.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Ringrazio svoltarepagina.it e i suoi lettori per l’intervista e l’opportunità datami. Il mio libro è disponibile in tutti i negozi Mondadori o online su Mondadori store, IBS e Amazon.