Intervista a Niccolò Ferrarese, autore de “Dieci anni nel paese delle Meraviglie. La pubblicità per Linea GIG dal 1976 al 1986”
Alberto Ferrarese (Firenze 1940) laurea in Economia e Commercio, musicista e creativo, ha curato la comunicazione di vari clienti. Lapo Ferrarese (Firenze 1969) laurea in Filosofia, è editore e scrittore: ha pubblicato racconti di genere fantastico e horror. Niccolò Ferrarese (Firenze 1971) uomo Marketing e cantante rock, si occupa di ristorazione.
Tutti e tre hanno realizzato Dieci anni nel paese delle Meraviglie. La pubblicità per Linea GIG dal 1976 al 1986, opera di cui ci parla Niccolò.
Parliamo subito del vostro libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
È un racconto in forma autobiografica della vita di Alberto Ferrarese, da musicista nei locali anni ’60 e in sigle di Carosello, a pubblicitario negli anni 70/80 per Linea GIG, per cui ha realizzato pubblicità, i jingle, gli spot, le confezioni e i materiali promozionali di giochi come Micronauti, Trasformer, Robapazza, Fiammiferini e molti altri, diventati icone per gli ex bambini oggi 30/50enni.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Cresciuto in una famiglia di lettori ho sempre divorato libri di ogni genere, approdando, grazie a un portale di scrittori (NetEditor) alla scrittura. Mi piace entrare nei “mondi” creati dagli scrittori, venire conquistato dai personaggi descritti e alla fine di un buon libro rimane sempre una sensazione strana: come se avessi conosciuto un amico che però deve partire per un lungo viaggio.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Il libro scritto con mio fratello Lapo e mio padre Alberto (l’IO narrante) è frutto di ricerca, studio delle fonti, scrittura e revisione durato 6 anni. Abbiamo sfogliato 10 anni di Topolino, visto tutti gli spot Linea GIG, intervistato decine di collaboratori di nostro padre per realizzare un viaggio nel tempo che ha riportato me e mio fratello all’infanzia e nostro padre a un periodo unico.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Non in questo libro che è più un libro di memorie, ma in altri cose che ho scritto mi ispiro a Stefano Benni fra gli italiani, a Pennac e Stephen King fra gli stranieri con evidenti influenze dal mondo dei fumetti e della cinematografia di genere.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
La musica per “Dieci anni nel paese delle meraviglie” può provenire tranquillamente dalla decade narrata nel volume: dai Queen ai Pink Floyd, dalle sigle dei cartoni animati come Jeeg e Goldrake ai jingle degli spot realizzati apposta da mio padre per gli spot Linea GIG, o brani come Moonlight Shadow di Olfield, I Like Chopin dei Gazebo.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Hai amato i Trasformer o i Micronauti, Cuore Caldo o Pupatic e ami gli anni 70 e 80? Questo libro ti riporterà indietro alla tua infanzia.