Intervista a Chiara Vincenzi, autrice de “Strega per metà – I ricordi perduti (Volume Uno)”
Classe 1979, Chiara Vincenzi nasce a Mantova e attualmente vive e lavora in provincia di Bergamo. Appassionata di disegno, nel 2011 avviene l’incontro con Il Ciliegio, la prima casa editrice che la seguirà per diversi anni e con la quale pubblicherà i primi racconti per bambini. Dal 2015 inizia a collaborare e a illustrare per la casa editrice di Milano A.Car. Di seguito ci parla del suo I ricordi perduti, Volume Uno della saga Strega per metà.
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Si tratta di un romance fantasy e parla di Magia Bianca, erbe officinali, rimedi naturali. La protagonista è la ribelle Ondine, discendente da una stirpe magica che si confonde tra gli umani definiti Imperfetti, per vigilare e tutelare la Madre Terra. Ambientato ai giorni nostri, tra l’Italia e la Francia, ben presto la protagonista dovrà scavare un passato oscuro di cui ne ignorava l’esistenza.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Bella domanda! Direi piuttosto che è sbocciata così, senza costrizioni, quando la parola scritta si è aggiunta alla mia prima passione, il disegno. Ora, però, capisco che mi mancava un tassello fondamentale: scrivere è arricchimento interiore, è dare voce alle proprie emozioni, è accordarsi con il tuo Io più profondo e il Mondo esterno. Quando scrivo mi sento appagata, felice.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
La prima bozza l’ho scritta qualche estate fa, in un periodo particolare della mia vita: pioveva e avevo l’animo in totale rivoluzione! Poi l’ho lasciato decantare per far fronte ad altri impegni di lavoro, soprattutto in qualità di illustratrice, finché non è emersa l’occasione di proporlo al mio editore da cui è poi è iniziato, dopo la sua approvazione, l’intero lavoro di revisione e di editing.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Credo che se tendiamo a preferire un autore in particolare è perché si avvicina meglio alle nostre corde emozionali. Il mio autore preferito è Neil Gaiman! Adoro il suo stile narrativo, la sua creatività, le ambientazioni e i suoi personaggi. Nulla da togliere a Suzanne Collins (autrice della serie Hunger Games) di cui mi sono appassionata proprio per la sua abilità e sintesi narrativa.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Non posso vivere senza! La musica: è ispiratrice di emozioni ed è in grado di cullare i nostri disparati stati d’animo. Personalmente ondeggio tra il rock e il metal, ma di recente ho scoperto l’Epic Music: l’album dei Two Steps from to Hell – Vanquish mi ha fatto da colonna sonora durante la revisione finale del libro.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Vi dedico una frase basilare nel libro: “Prometti che mi ritroverai, con ogni mezzo. E se non bastasse parla al vento. Io, ti ascolterò”.