Intervista a Vincenzo Tagliaferri, autore de "Chi ha ucciso Euridice? Il mito di Orfeo ed Euridice" Intervista a Vincenzo Tagliaferri, autore de "Chi ha ucciso Euridice? Il mito di Orfeo ed Euridice"

Intervista a Vincenzo Tagliaferri, autore de “Chi ha ucciso Euridice? Il mito di Orfeo ed Euridice”

Chi ha ucciso Euridice

Vincenzo Tagliaferri nasce ad Acerra nel 1984. Sin da piccolo si cimenta in racconti di fantasia passando poi alla composizione di brevi poesie e canzoni in età adulta, grazie anche all’interesse che sviluppa per la musica imparando a suonare la chitarra. In questa intervista ci parla del suo Chi ha ucciso Euridice? – il mito di Orfeo ed Euridice (titolo che potrebbe subire delle variazioni). 

Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

Il libro di cui vi parlo è una rivisitazione e un arricchimento del mio precedente libro Chi ha ucciso Euridice? – il mito di Orfeo ed Euridice. E’ ancora in fase di elaborazione e uscirà a breve. Si tratta di un poema in rima e tratta la struggente storia d’amore tra Orfeo e Eurdice: quest’ultima morirà a causa del morso di un serpente e Orfeo tenterà di riprendersela dal regno dei morti.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Sin da piccolo scrivevo storie di fantasia. Crescendo, mi sono appassionato poi alla musica che influenzerà il mio modo di scrivere fatto per lo più da versi e rime. La maggior parte delle mie poesie sono infatti brevi componimenti in rima.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

Per la prima edizione ho impiegato un annetto circa, credo, in quanto si alternavano periodi di buio a periodi di prolifica creatività. Mi ritrovavo così nella mia tana con una lampada accesa, davanti a un monitor e una tastiera, spesso di notte come una fiamma ribelle che rimane sveglia mentre gli altri dormono (Fiamma Ribelle è il titolo di una mia poesia).

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Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

Non saprei, in questo caso specifico magari a Dante, anche se in chiave moderna in quanto il libro è scritto in rima e in versi e tratta di una catabasi e di una anabasi, cioè la discesa nel regno di Ade (il regno dei morti) e la sua risalita: lo stile è molto diverso dovuto anche alla distanza epocale, ma l’intento credo sia simile.

Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

Bhè uno dei miei brani composti per l’occasione, ossia Alle porte d’Averno. Lo trovate QUI nel booktrailer della scorsa edizione. Ma ce ne sono altri come Alle prese con Cerbero e Sulla riva dell’Acheronte che si possono trovare tranquillamente in rete.

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

Buona lettura a tutti, qualsiasi sia il libro (dopo aver letto il mio ovviamente!)

Autore: Redazione

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